News | 02 February 2015 | Autore: Francesco Giorgi

Bollo auto storiche: regione che vai, tassa che trovi

Dopo l’approvazione della Legge di Stabilità 2015 la parola è passata alle Regioni e si è generata una confusione difficile da dipanare. L’A.S.I. si unisce all’appello della Regione Liguria per chiedere l’esenzione del bollo per auto e moto ventennali e dichiara: “Ci auguriamo che il Governo prenda in considerazione quanto indicato dagli assessori liguri”.

“Il Governo deve mantenere l’esenzione dal pagamento del bollo per auto e moto storiche dai 20 anni in su”. Ecco la lapidaria dichiarazione avanzata in questi giorni da Pippo Rossetti ed Enrico Vesco, assessori rispettivamente al Bilancio e alle Politiche del Lavoro e dei Trasporti in Regione Liguria. Una frase che deve essere letta nella volontà, da parte dei due rappresentanti della pubblica amministrazione, nel continuare ad applicare il bollo agevolato anche per i veicoli ultraventennali, e non soltanto per gli ultratrentennali come indicato (con estremo disappunto per appassionati, possessori di auto e moto storiche e addetti ai lavori) nei mesi scorsi dalla nuova Legge di Stabilità 2015, che di fatto cancella le agevolazioni rimaste in vigore dal 2000 che concedevano il pagamento della tassa di possesso agevolata per auto e moto da 20 anni di vita in su, purché iscritte a uno dei club di veicoli storici federati ASI.

Il suggerimento dato al Governo di mantenere le agevolazioni per auto e moto ultraventennali, da parte degli assessori liguri Rossetti e Vesco, contiene un riferimento preciso ai possessori di veicoli storici, ma anche alla filiera aftermarket, che con il provvedimento varato dalla nuova Legge di Stabilità rischia di danneggiare pesantemente i professionisti del restauro e dell’autoriparazione:  "La nuova disposizione che siamo costretti ad applicare sulle auto e sulle moto d'epoca con meno di 30 anni – continuano i due assessori - costringerà molti proprietari a rottamare il proprio veicolo per evitare di pagare un bollo molto elevato. In pratica si passerebbe dagli attuali 28 euro per le auto e 11,39 per le moto, alla tassa di circolazione ordinaria”. “Intorno alle auto e alle moto d’epoca - concludono Rossetti e Vesco– vi è un indotto prezioso che coinvolge le carrozzerie, le officine e tutte le attività artigianali che si prendono cura della manutenzione di questi beni di valore storico e culturale, per questo chiediamo al Governo di ritornare sui suoi passi confrontandosi con le regioni e le associazioni di categoria”.

Dopo l’approvazione della Legge di Stabilità 2015, la parola per quanto riguarda la sua applicazione è passata, dunque, alle Regioni, che hanno autonomia impositiva al riguardo. Tuttavia, dal canto suo l’ASI (Automotoclub Storico Italiano) non rinuncia a far sentire la propria voce, e lo fa attraverso il presidente Roberto Loi, che si dichiara perfettamente allineato con le indicazioni degli assessori liguri: “Ringrazio questi ultimi per l’attenta considerazione per l’argomento, augurandomi che il Governo ne rivolga altrettanta per quanto comunicato – dichiara Loi - Con i fatti capiremo qual è l’attenzione dedicata al nostro mondo sia sotto il profilo sostanziale che quello puramente formale, per far sì che tutti i cittadini italiani si possano trovare in una posizione paritetica di fronte alla Legge. Se così non fosse non potremmo essere soddisfatti del Governo che abbiamo. Continuo a nutrire la speranza in una pronta revisione di quanto inopportunamente deciso”.

La Liguria, dunque, è in procinto di allinearsi a quanto già deciso in Lombardia, che ha scelto di applicare la "vecchia" disciplina, esentando dal bollo "intero" le vetture da vent'anni di età in su. Una mossa analoga è stata avanzata da altre regioni, quali Veneto ed Emilia Romagna, dove peraltro l'interesse per il mondo delle auto storiche è più che una semplice passione, ma dà lavoro a migliaia di addetti nell'indotto: qui, tuttavia, le vetture ultraventennali devono essere iscritte nei registri storici per ottenere l'esenzione: le "liste" Asi, il registro Storico Fiat, il Registro Storico Lancia, il Registro Italiano Alfa Romeo e la lista chiusa Fmi per le moto.

Situazione radicalmente all’opposto in Campania, dove è stato al contrario deciso di uniformarsi a quanto indica la nuova Legge di Stabilità, mentre la Giunta regionale del Piemonte ha scelto di rinviare al 28 febbraio il pagamento del bollo per auto e moto storiche. In Toscana, infine, il pagamento della tassa di possesso per le ultraventennali dovrebbe essere commisurato in una tassa a forfait da 63 euro per le auto e 26,25 euro per le moto.

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Tags: bollo auto asi - automotoclub storico italiano

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