News | 23 February 2015 | Autore: Francesco Giorgi

Tecnologie multimediali, Bosch: “Il mondo connesso è realtà”
Che la multimedialità sia da tempo un aspetto importante nell’industria automotive, è un dato di fatto. Da qui, l’evoluzione delle tecnologie deve essere vista anche come supporto per la comprensione di soluzioni connesse, per il supporto alla creazione di start-up e modelli di business innovativi, e a livello europeo deve confluire in un unico mercato digitale. Ecco, in estrema sintesi, la visione Bosch nei confronti del “mondo connesso”, che è stata affrontata in questi giorni alla Conferenza internazionale Bosch ConnectedWorld 2015 che si è svolta a Berlino.
 
 

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Al meeting, Bosch e altre società che propongono soluzioni tecnologicamente avanzate hanno presentato una serie di nuovi modelli di business e soluzioni tecniche in settori come l'industria e la mobilità connessa.  L'industria connessa 4.0, in particolare, offre un'opportunità per migliorare la competitività dal punto di vista industriale.

I vertici Bosch, relativamente allo sviluppo delle soluzioni connesse, considerano di particolare importanza tre elementi: i prodotti connessi che utilizzano sensori per acquisire dati e contribuiscono a creare un'immagine virtuale del mondo reale, le piattaforme software sicure che collegano gli oggetti a Internet, analizzano dati e consentono nuovi servizi ed, infine, le applicazioni e i servizi che vengono sviluppati nelle piattaforme software. Il tutto, spiegano i tecnici Bosch, per offrire al cliente nuove soluzioni in grado di semplificare e rendere ancora più confortevole la vita e le attività lavorative: "Qualsiasi soluzione connessa deve concentrarsi non su prodotti o tecnologie, ma sugli utenti e sui loro problemi" dichiara Volkmar Denner, CEO di Bosch, che aggiunge: "Dobbiamo offrire ai nostri clienti soluzioni e funzioni che rendano la loro vita più sicura e più confortevole".

In questo senso, già nel 2012 Bosch, in collaborazione con l’Università svizzera di San Gallo, aveva creato l’IoT Lab: un progetto rivolto alla ricerca di modelli di business per l'Internet delle cose. Una svolta importante, da questo punto di vista, si intravede in collaborazioni più strette tra le imprese tradizionali e le internet start-up, che hanno bisogno di un maggior supporto finanziario per sviluppare le loro idee di business."L'Europa ha bisogno di un'industria del venture capital funzionante e ricca di risorse finanziarie" ha dichiarato Denner.

Tuttavia, una delle questioni – chiave da tenere in considerazione riguarda le difficoltà che incontrano le aziende europee a causa dell’estrema frammentarietà del mercato che deriva dalle differenze fra i vari regolamenti per la tutela dei dati e dei consumatori: in Europa si avverte la necessità di un unico mercato digitale che consentirà di lanciare soluzioni connesse al pari di quelle delle società statunitensi o cinesi. In questo senso, l’amministratore delegato di Bosch auspica una rapida introduzione del regolamento generale sulla protezione dei dati dell'Unione europea, sottolineando l'importanza della protezione dei dati per una diffusa accettazione delle soluzioni connesse da parte della società."Assicuriamo la massima trasparenza nel gestire i dati che ci verranno forniti dai nostri clienti a cui daremo informazioni in merito all'uso specifico dei dati stessi".


 


 
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