Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a maggio il mercato italiano dell’auto registra il 10,8% in più rispetto a maggio 2014. Nel periodo gennaio-maggio 2015, i volumi immatricolati si attestano a 725.516 unità, in crescita del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Per la quinta volta consecutiva Fiat Chrysler Automobiles ottiene un risultato migliore rispetto a quello del mercato: 41.780 immatricolazioni di vetture, il 13,42% in più dello stesso mese 2014, con la quota che sale dal 27,8% al 28,5%, mentre da inizio anno le consegne del gruppo sono 206.450, in crescita del 16,32% e la quota passa dal 28,18 al 28,46%.
Continua l'exploit di Jeep che a maggio quasi triplica le vendite (+184%) e fa meglio del mercato anche Fiat (+13,1%) grazie ai risultati di Panda, 500, 500L e alla forte crescita di 500X.
Le prime quattro vetture della top ten nel mese sono modelli Fca: Panda, Punto, 500L e Ypsilon.
A rallentare la crescita del mercato, sostenuto finora soprattutto dagli incentivi delle case automobilistiche e dei concessionari, secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor, è “il ridimensionamento degli indici di fiducia”.
Tutti gli operatori del settore insistono sulla necessità di un intervento del governo per evitare passi indietro: “La cautela - afferma Quagliano - potrebbe essere rapidamente superata se il segnale di ripresa dell'economia trovasse una conferma e soprattutto se il Governo, che ha dimostrato di appezzare molto le nuove iniziative produttive in Italia del settore dell'auto, manifestasse qualche segnale di attenzione anche nei confronti del mercato dell'auto”.
Anfia parla di “buon risultato” registrato dal mercato e sottolinea “il buon andamento delle immatricolazioni di auto ad alimentazione alternativa nel progressivo da inizio anno, con una crescita del 12,9% rispetto a un anno fa e una quota di mercato del 13,9%”.
Unrae, l'associazione delle Case automobilistiche estere, ricorda che nei primi 3 mesi del 2015 sono state rottamate circa 206.000 vetture, il 57% delle quali con oltre 15 anni di età. “Di questo passo - sottolinea il presidente Massimo Nordio - in assenza di interventi fiscali di alleggerimento sulle famiglie, come la detraibilità di parte dei costi di acquisto, ci vorranno 20 anni per eliminare l'attuale parco oltre i 15 anni di età”. Anche per Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, «la campagna di rottamazione fai da te finanziata dalle sole case automobilistiche e dai concessionari non basta più. Senza un'attenzione del Governo quest'onda anomala potrebbe farci precipitare al mercato asfittico cui siamo abituati dal 2008 ad oggi”.