La storia di Corghi e delle sue attrezzature per gommisti e officine è una storia di continue innovazioni. E infatti, Artiglio Uniformity di Corghi, il primo smontagomme al mondo con funzioni diagnostiche, è stato insignito del Trofeo d’Oro per l’innovazione al salone Equip Auto 2015 di Parigi. I progetti di sviluppo lanciati in partnership con Università di Modena e Reggio Emilia, CRIT e LIAM Lab aprono la porta alla “fabbrica del futuro”.
Il debutto sul mercato di “Artiglio Uniformity”, che rappresenta l’evoluzione più avanzata di una serie di macchine dedicate ai gommisti che ha fatto storia a livello mondiale ha portato alla Corghi di Correggio (Re) il premio “Trofeo d’Oro per l’innovazione” nella categoria attrezzature da officina, assegnato da 60 giornalisti di 20 paesi differenti in occasione del salone Equip Auto 2015 di Parigi.“Artiglio Uniformity” permette di eseguire, oltre alle normali operazioni di montaggio e smontaggio degli pneumatici, la diagnosi completa della singola ruota e/o dell’intero treno di ruote del veicolo, analizzandone la geometria con e senza carico, simulando il comportamento su strada e favorendo il comfort e la sicurezza del conducente.
Il vantaggio è evidente: lo stesso match-mounting con la metà dei passaggi.
Il riconoscimento internazionale che sarà consegnato al team Corghi il 13 ottobre a Parigi nel contesto della fiera Equip Auto 2015 premia l’ennesima innovazione sviluppata dall’azienda di Correggio (attiva da oltre 60 anni) che così porta sul mercato il primo smontagomme al mondo con funzioni diagnostiche.
Un salto nel futuro frutto di continui investimenti in ricerca e sviluppo. E’ questa la linea di crescita del gruppo Nexion che controlla oltre a Corghi altre 5 società produttive e 7 filiali: Germania, Cina, USA, Francia, Spagna, Brasile e Australia. I dipendenti, nel mondo, sono quasi 900. Una strategia vincente che ha portato il giro d’affari complessivo superare i 130 milioni di euro.
Dal 1954, un’invenzione e un’innovazione dopo l’altra, Corghi e le aziende del gruppo Nexion si sono posizionate ai massimi livelli nei rispettivi settori in quasi 150 Paesi. Una leadership che deve essere continuamente ribadita e consolidata. “Artiglio Uniformity” e altri prodotti avanzati sono il presente, ma c’è di più. E’ in avanzata fase di sviluppo un rivoluzionario robot capace di aiutare il gommista nel lavoro di officina eliminando le fasi faticose del lavoro. Il prototipo è in corso di realizzazione presso i laboratori del Tecnopolo di Reggio Emilia e promette di ridurre il tempo impiegato per il trasporto manuale della ruota e la fatica dovuta al sollevamento di carichi pesanti con un vantaggio complessivo sia nell’efficienza del processo di montaggio e smontaggio delle ruote di auto e camion che nella qualità delle condizioni di lavoro.
Al convegno sono stati mostrati anche i risultati di una ricerca basata sulla progettazione di un software modulare e riutilizzabile per applicazioni industriali. Matteo Sartini, direttore LIAM Lab (il Laboratorio Industriale “condiviso” creato a Vignola da Sitma, Ima, Sacmi, Selcom e Tetra Pak Packaging Solutions) ha collaborato con il team Corghi. II work in progress ha già dato risultati concreti . Un tablet che il gommista può utilizzare per rendere più semplice e diretto il dialogo con le attrezzature dell’officina basate sulla tecnologia touchless che diventano sempre più utilizzate.
In buona sostanza il meeting ”Sinergie regionali e progetti finanziati: storie di successo” che si è svolto al Tecnopolo di Reggio Emilia nel contesto della “Notte dei Ricercatori 2015”ha consentito di toccare con mano cosa significa produrre vera innovazione in ambito industriale valorizzando le sinergie tra Università e Impresa.
L’incontro è stato organizzato in collaborazione con CRIT di Vignola, società privata specializzata nella ricerca e analisi di informazioni tecnico-scientifiche, il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria della Università di Modena e Reggio Emilia, la CORGHI di Correggio e il laboratorio LIAM di Vignola.
Nel corso del meeting, condotto dal giornalista economico Stefano Catellani, sono stati analizzati i nuovi scenari legati a Industry 4.0, la quarta rivoluzione industriale, che in molte aziende eccellenti emiliane è più che avviata: ”Rimane il fatto che complessivamente l’Italia è partita un po’ in ritardo e ancora rimangono alcuni timori sull’impatto che la fabbrica intelligente avrà in alcune tipologie di impresa e in alcuni settori – ha spiegato Michele Frascaroli di CRIT Research (è una società privata nata a Vignola che supporta le aziende in tutto il processo di sviluppo di nuovi prodotti e di nuovi processi) - ma vediamo anche tante aziende che sono già entrate in pieno nella nuova era. E’ una rivoluzione che sfruttando i vantaggi della digitalizzazione migliorerà la competitività delle singole aziende. Si aprono molte opportunità anche in relazione a finanziamenti europei per sostenere gli investimenti che saranno indispensabili”.
Le buone pratiche che la Corghi ha messo in campo con i progetti SUNRISE e TIREBOT dimostrano che l’accesso ai fondi della Regione Emilia Romagna e a quelli dell’Unione Europea è una via praticabile con indubbi vantaggi per la realtà industriale e di ricerca regionale.
Il progetto TIREBOT che si concluderà nel 2016, presentato nelle linee guida dal prof. Cristian Secchi Università di Modena e Reggio-Emilia, è stato finanziato dalla Commissione Europea, mediante lo strumento Echord++, dedicato alla robotica avanzata.
Il progetto SUNRISE invece è stato finanziato dalla Regione Emilia Romagna ed è orientato all’analisi, alla progettazione e allo sviluppo di macchine per il servizio alla ruota, dotate di nuove e migliori funzionalità.
Ne hanno parlato Lorenzo Vezzani, responsabile ricerca e sviluppo della Corghi e il prof. Cesare Fantuzzi (Università di Modena e Reggio-Emilia) che ha concentrato la sua attenzione sui Modelli Matematici Avanzati che sono alla base di molti successi in ambito industriale e in particolare nel settore automotive.
Nel progetto che è ancora in fase di sviluppo sono coinvolti anche CRIT e il laboratorio LIAM.
L’Università di Modena e Reggio Emilia partecipa ai progetti TIREBOT e SUNRISE tramite il laboratorio ARSControl (Automation, Robotics and Systems Control) del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria (DISMI). La missione dell’ARSControl lab è quella di progettare architettura per l’automazione e strategie per il controllo di sistemi robotici complessi come gruppi di robot mobili (terrestri, aerei o misti) sistemi di teleoperazione e robot chirurgici.
Il laboratorio ha partecipato e ha coordinato diversi progetti nazionali e Europei. “Università e imprese – ha concluso il prof. Cesare Fantuzzi, Università di Modena e Reggio-Emilia - possono giocare insieme da protagonisti la partita di Industry 4.0. Costruire la fabbrica intelligente, la fabbrica del futuro unendo le competenze industriali con quelle della ricerca universitaria è possibile. I risultati ottenuti da Corghi e da altre aziende sono la dimostrazione concreta che possiamo farcela”.