Aci e Mercedes insieme per #IoSonoElettrica, il primo #eTour che vedrà una Mercedes Classe B, ovvimente elettrica, in giro per 14 città italiane. Lo scopo di questa iniziativa è diffondere la cultura della mobilità elettrica, sia per gli spostamenti all'interno delle città ma anche come vettura con cui poter affrontare viaggi più lunghi.
Aci e Mercedes insieme per un'iniziativa chiamata #IoSonoElettrica. Ma cos'è #IoSonoElettrica? Semplicemente il più grande #eTour mai realizzato in Italia, un progetto itinerante con Classe B Electric drive, che in due mesi toccherà 14 città ed avrà lo scopo di diffondere la cultura della mobilità elettrica nelle aree urbane e non. Infatti, il forte segnale di Mercedes e Aci, è quello di sensibilizzare la popolazione sul tema elettrico e su cosa potrà diventare nel "breve" futuro.Entrando nello specifico, Il protocollo tecnico di guida sicura ed ecologica tra ACI e Mercedes si articolerà in 4 prove:
Slalom tra i coni: test pratico finalizzato alla valutazione delle qualità e comportamenti stradali del veicolo, quali la tenuta di strada ed i cambiamenti di direzione, l’accelerazione e la decelerazione del veicolo. Il test è eseguito ad una velocità compresa tra 40 e 60 Km/h mentre i coni sono posti ad una distanza di circa 15-20 metri.
Inserimento in curva: test pratico realizzato su un’area di forma curvilinea con una porzione di resina a bassa aderenza. Vengono valutate le reazioni della vettura in termini di sottosterzo e sovrasterzo al fine di apprezzare/valutare la distribuzione dei pesi dell’autovettura, l’inserimento in curva avviene ad una velocità di circa 40 Km/h.
Slide machine (su piattaforma di resina a bassa aderenza): test pratico realizzato su resina a bassa aderenza irrigata artificialmente, ad una velocità di circa 40 Km/h. Con questo test oltre alla valutazione della distribuzione dei pesi dell’autovettura viene valutata la sensibilità e la prontezza dello sterzo alle diverse manovre.
Eco-drive: test pratico con applicazione di comportamenti e stili di guida virtuosi, finalizzati a migliorare l’autonomia del veicolo elettrico. In particolare con il test verrà provato ed evidenziato il funzionamento dei sistemi di recupero energia in frenata ed in decelerazione, che consentono una ricarica delle batterie elettriche.
“La missione permanente di ACI è tutelare gli automobilisti e lo sviluppo della mobilità stradale - ha dichiarato Ludovico Fois, Consigliere del Presidente per le Relazioni esterne e Istituzionali, in riferimento alla presentazione del tour Mercedes organizzato per il lancio della nuova Classe B elettrica. Per questa ragione abbiamo deciso di sostenere l’iniziativa, prima nel suo genere, che realmente attesta l’auto elettrica quale veicolo ormai in grado di ‘uscire dai centri urbani’, dimostrandosi un mezzo di trasporto a tutto tondo. Il sostegno concreto di ACI alla sviluppo della mobilità elettrica si traduce in un grande contributo con la definizione del primo protocollo italiano di guida sicura ed ecologica: il protocollo, caratterizzato da prove e test stradali sviluppati dagli ingegneri e collaudatori dei Centri di guida sicura ACI di Vallelunga ed Arese, è finalizzato a determinare quale sia il corretto e più efficace stile di guida per una auto elettrica”.
“L’affiancamento e lo sviluppo delle innovazioni tecnologiche nel settore della mobilità - prosegue Fois - è fondamentale per l’Automobile Club d’Italia al fine di ottimizzare, introdurre ed estendere le tecnologie portatrici di vantaggi tangibili per gli automobilisti e rispettose dello sviluppo sostenibile del nostro Paese. In questo senso, sin dai sui esordi, ACI sostiene la diffusione di tutte le modalità di mobilità alternativa, con particolare attenzione all’elettrico che ha fatto registrare negli ultimi due anni un trend di crescita del 35%, pur in un mercato tendenzialmente asfittico. I progressi dei V.E. - evidenziati con questa iniziativa - riescono, finalmente, a coniugare una mobilità ad emissioni zero con le necessità di utilizzo delle auto tradizionali a combustione”.
Un segnale importante e di grande cambiamento per concludere lo da Enrico Pagliari, Coordinatore dell’Area Tecnica dell’Automobile Club d’Italia: "“Il Socio dell’Automobile Club d’Italia non è più l’automobilista classico molto orgoglioso dell’autovettura di proprietà, oggi è una persona che si vuole spostare con qualsiasi mezzo: a piedi, in bicicletta, con il trasporto pubblico, con il mezzo condiviso o con il mezzo privato di proprietà, in pratica è un “plurimodal movers” che vuole inoltre essere sempre connesso e informato”.