Anfia trasmette i dati riguardanti l'import-export della componentistica italiana. Ne risulta un andamento altalenante ma positivo. I dati in leggero aumento fanno ben sperare per il futuro, soprattutto se paragonati alle esportazioni globali del Paese intero.
EXPORT
Nel primo semestre 2015, l’export della filiera dei componenti per autoveicoli è in leggero aumento. I dati registrano una crescita dell' 1% rispetto a gennaio-giugno 2014, che in termini puramente economici vogliono dire: 10,3 miliardi di Euro. I dati sono ancora totalmente instabili; Si passa da un 1° trimestre negativo, -1,5% fino ad arrivare al +3,6% del 2° trimestre. Dati importanti se proviamo a pensare che il mercato delle esportazioni, riguardante il settore componenti, rappresenta ad oggi il 5% di tutto l'export italiano, anch'esso in aumento rispetto a tutto il 2014, in cui il settore aveva chiuso con un negativo dello 0,2%.
IMPORT
Dati molto differenti invece quelli riguardanti le importazioni. Nello stesso periodo preso in analisi per le esportazioni, le importazioni "volano" a +17,7%, per un valore di 7 miliardi di Euro, portando comunque la bilancia commerciale ad un attivo di 3,3 miliardi di Euro, ma con un calo del 22,5% rispetto al 1° semestre 2014.
DICHIARAZIONI ANFIA
A spiegare meglio la situazione italiana riguardante la filiera ci pensa Aurelio Nervo, Presidente del Gruppo Componenti ANFIA. "A fronte del lieve rallentamento dell’export della componentistica nel 1°semestre dell’anno in corso, la produzione, gli ordinativi e il fatturato1 del comparto mostrano un andamento positivo, soprattutto grazie alla crescita delle commesse sul mercato domestico.
Nervo ha proseguito dicendo: "secondo i dati preliminari di ANFIA, infatti, nei primi 8 mesi del 2015 la produzione di autovetture in Italia ha registrato un aumento del 67%, mentre nel mese di agosto la crescita è del 145%. Questi fattori incidono sulla produzione di componenti in Italia, che risulta in rialzo del 18% ad agosto e del 9,3% nei primi 8 mesi dell’anno, proprio grazie al sostegno degli ordinativi interni raccolti dai fornitori, in crescita del 12% a gennaio-luglio 2015 (gli ordinativi totali crescono del 6,3% nello stesso periodo). La filiera della componentistica mantiene un ruolo di rilievo nell’economia italiana – ha aggiunto Nervo. Sono circa 2.500 le imprese operanti nel settore, per un totale di 165.000 addetti diretti (compresi gli operatori del ramo della subfornitura) e un fatturato complessivo di circa 40 miliardi di Euro”.
CLASSIFICA COMPONENTI IN MACROCLASSI
La suddivisione dei componenti in macroclassi, vede il comparto delle parti meccaniche (incluso accessori, vetri) totalizzare il 65,5% del valore dell'export con 6,7 miliardi di euro (+0,4% rispetto al 1°semestre 2014) e un saldo attivo di 2,9 miliardi. Segue il comparto dei motori - per un valore di 2,1 miliardi di euro (+0,4%), che pesa per il 20,1% sul totale esportato della componentistica, con un saldo attivo di 590,5 milioni di euro – e il comparto dei componenti elettrici e affini, che vale il 6,2% dell’export, pari a 836 milioni di Euro, che presenta però un saldo negativo (di 8,6 milioni di Euro), così come pneumatici, camere d’aria e pezzi di gomma, nonché apparecchi riproduttori del suono.