Arval punta a sviluppare un network di officine convenzionate che si occuperanno dell'assistenza e del service dell'intera flotta Arval. Vediamo i punti salienti di questo progetto di partnership.
Particolarmente attiva nella ricerca di accordi per la gestione del proprio parco veicoli sembra essere Arval, che ha stretto accordi di assistenza e service con gruppi e network nazionali, capillarmente diffusi sul territorio. La discriminante, oltre alla diffusione, è la qualità e l’efficiente del servizio.
Una società come Arval non lascia però nulla al caso e al di là della fiducia riposta nel partner prescelto, ha intenzione di controllare “di persona” che tutto fili liscio.
L’esperienza nasce da quanto già portato avanti nel settore della carrozzeria, dove Arval ha iniziato un’attività di contatto e controllo nel 2014.
Come ci ha raccontato Marco Mosaici, Head of Network, Services & General Expenses di Arval Italia, grazie a un roadshow itinerante, la società è venuta in contatto con 500 carrozzerie, con l’obiettivo di trasferire il nuovo approccio al mondo della riparazione, in un’ottica di crescita reciproca e di partnership imprenditoriale.
A tutte le carrozzerie era stato inviato un questionario contenente 94 domande che ha permesso di arrivare ad avere un network con un rating controllato. Inoltre, per tenere sotto controllo gli obiettivi, Arval ha introdotto la figura del Network Development Manager incaricato di visitare, incontrare e fidelizzare le carrozzerie e officine convenzionate Arval.
Sempre nelle parole di Mosaici: “Il 2016 sarà l’anno dedicato alla mappatura del settore della meccanica. A luglio 2015 Arval ha iniziato a inviare i questionari - esattamente come era stato fatto l’anno precedente per il settore della carrozzeria - che saranno esaminati tutti entro il primo trimestre del 2016. È previsto anche quest’anno un roadshow in tutta Italia che coinvolgerà parte delle officine del nostro network.”
La gestione sarà comunque diversa, perché i due settori hanno logiche differenti, ma l’idea di mantenere un contatto diretto con le officine rimane.
È perciò ipotizzabile che anche le officine vedranno arrivare i Network Development Manager, per incontrare, fidelizzare, ma anche controllare il rispetto degli accordi di partnership.
Questo il progetto e il suo sviluppo nell’intervista a Mosaici pubblicata su Notiziario Attrezzature di dicembre: “Attualmente possiamo contare su circa 6.500 officine indipendenti e circa 2.000 concessionari, che utilizziamo soprattutto per interventi su marchi o vetture premium e per tutti gli interventi in garanzia.
Tuttavia il nostro obiettivo è quello di migliorare i rapporti con le singole officine in modo da poter garantire ai nostri clienti un livello di servizio rapido ed efficace. C’è da considerare che per noi è fondamentale limitare i fermi tecnici perché per noi ogni giorno di fermo rappresenta un mancato guadagno e quindi un costo.
Inoltre, anche nel “mondo della meccanica” introdurremo il modello di controlli a campione sui lavori effettuati, sempre grazie all’accordo con Società di Perizie.
Infine, grazie alle società del gruppo BNP Paribas in Italia, sono stati presentati durante i roadshow, prodotti dedicati al mercato automotive (servizi finanziari, agevolazioni su transato Pos, anticipo fatture, ecc). Inoltre, si è strutturato un prodotto di veicolo di cortesia con condizioni economiche agevolate, senza alcuna intermediazione. Tra le opportunità la possibilità di accedere alla manutenzione del parco dipendenti dei nostri clienti e dello stesso gruppo BNP Paribas, senza dimenticare che ogni cliente “canalizzato” rappresenta, infatti, una risorsa preziosa, in quanto chiunque utilizzi un’auto a noleggio possiede altre auto private in famiglia. Arval Italia eroga qualità, a tutti i livelli. Questo si traduce, ad esempio, anche nella fornitura gratuita ai nostri partner di tutti i software necessari per lavorare con noi.
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