La Commissione Europea ha presentato la sua proposta per la riforma delle norme sull'omologazione e la vigilanza dei veicoli a motore per evitare un nuovo caso Dieselgate. Bruxelles rivendica poteri di controllo e di supervisione.
Dopo lo scandalo Volkswagen i controlli delle omologazioni auto sono sempre più insistenti. Queste verifiche hanno l’obiettivo di aumentare la trasparenza, l’indipendenza e il controllo europeo.Da domani, infatti, la Commissione Ue, sotto sua proposta, si attribuirà la facoltà di testare le auto, richiamare quelle in circolazione e imporre sanzioni.
La nuova legislazione rivede la vecchia direttiva del 2007 attraverso un regolamento, quindi l’entrata in vigore sarà più rapida.
Cosa prevede la nuova legislazione? Tre sono i pilastri sui cui si basano le nuove norme:
- migliorare la qualità e l’indipendenza dei test effettuati sulle nuove vetture
- aumentare la sorveglianza del mercato. Infatti d’ora in avanti sarà possibile effettuare controlli anche sui modelli auto ex-post, e potrà richiederli anche Bruxelles.
- Maggiore supervisione a livello Ue dell’intero sistema. La commissione avrà la facoltà di chiedere test e controlli, anche sulle auto già immesse nel mercato. Se le autorità preposte non lo faranno, la Commissione potrà intervenire a loro posto e richiamare i veicoli. Nel caso si verifichino violazioni, Bruxelles, potrà imporre sanzioni sia ai costruttori auto, ma anche alle autorità di omologazione.
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