News | 16 February 2016 | Autore: redazione

Immatricolazioni Europa: a gennaio crescono tutti, in totale +6,3%

Crescono le immatricolazioni in tutta Europa (paesi EFTA inclusi): +6,3% come media con punte a due cifre per molti paesi, tra cui Italia e Spagna. Vediamo in dettaglio i dati ACEA diffusi oggi.

Il mercato auto si muove, le vendite registrano dati positivi, con crescite anche molto importanti per alcuni paesi: un segnale di crescita costante da diversi mesi, che vale la pena guardare non solo dal numero delle immatricolazioni, ma anche nel dettaglio dei brand più venduti, delle alimentazioni e degli acquirenti, flotte e privati.

Secondo i dati diffusi a metà febbraio da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata e dell’EFTA a gennaio le immatricolazioni di auto ammontano a 1.093.565 unità, in rialzo del 6,3% rispetto allo stesso mese del 2015.
Nei mercati principali del Vecchio Continente spiccano Italia, con +17,4% e Spagna, 12,1%. Nel complesso, i cinque mercati principali hanno immatricolato il 69% del mercato
dell’UE28 +EFTA, ovvero circa 758.000 autovetture, con un incremento del 6,8% rispetto a gennaio 2015.

Il presidente di Anfia, Aurelio Nervo, sottolinea come "nel contesto di questi cinque mercati, l’Italia è il paese con la quota di autovetture intestate ai privati decisamente più alta: 65% a gennaio 2016 contro il 54,4% della Spagna, 43,1% del Regno Unito e 31% della Germania.
Pur rappresentando il canale dei privati un importante motore del mercato, non dimentichiamo che le società, rinnovando le proprie flotte frequentemente, danno un
significativo contributo al rinnovo del parco circolante, oltre a movimentare maggiormente il mercato dell’usato."

In particolare, la Spagna, come indicato dall'Associazione spagnola dell’automotive ANFAC, le previsioni sono di raggiungere 1,1 milioni di immatricolazioni nel 2016, andando verso un importante svecchiamento del parco circolante, stimolato dagli incentivi e dagli acquisti delle società di noleggio. In dettaglio, le vetture aziendali hanno riportato un incremento del 25,2% nel mese, mentre il segmento dei privati chiude gennaio a +1,5% e il noleggio registra un incremento del 34,7%.
Da segnalare anche l'incremento delle vetture con alimentazione alternativa: Il mercato delle auto elettriche riporta a gennaio una crescita del 325,5%, totalizzando
200 unità immatricolate. Le autovetture ibride, che raggiungono 2.125 unità, risultano in
rialzo del 45%. ANFAC riflette sul fatto che i veicoli ad alimentazione alternativa
cominciano a rappresentare un’alternativa reale nelle preferenze dei consumatoriI veicoli ad alimentazione alternativa, nel complesso, per la prima volta hanno toccato
una quota del 3% del totale immatricolato a gennaio.

Anche in Francia le alimentazioni alternative si vanno diffondendo: secondo i dati dell’Associazione francese dell’automotive CCFA, infatti, le vetture elettriche immatricolate a gennaio 2016 sono più che raddoppiate rispetto ai livelli di un anno fa, raggiungendo 1.371 unità (+121,1%) e una quota di mercato dell’1%. Un dato che, per quanto numericamente contenuto, a detta dell’Avere-France, l’Associazione nazionale per lo sviluppo della mobilità elettrica, corrisponde a una porzione stabile del mercato, a dimostrazione del fatto chele vetture 100% elettriche si sono ormai ben integrati nel panorama automobilistico francese.
L’Avere sottolinea, inoltre, che le vendite di gennaio non hanno ancora beneficiato degli effetti positivi del premio di conversione di 3.700 Euro previsto per chi acquisti una vettura elettrica in cambio della rottamazione di un vecchio veicolo diesel, essendo questi ordini in raccolta a partire dal mese di marzo.
Le vendite di vetture ibride hanno riportato un incremento del 40,8% a gennaio, arrivando a ricoprire il 4,4% di quota sul totale immatricolato (6.045 unità, di cui 488 ricaricabili con la rete elettrica).

Più scettici a riguardo in Germania: questo segmento di mercato, infatti, ha raggiunto una quota di appena lo 0,7% nel 2015, tanto che il Presidente dell’Associazione tedesca dell’industria automotive VDA, Matthias Wissmann, ha recentemente espresso la sua opinione sui passi da compiere per sviluppare maggiormente il mercato della mobilità elettrica in Germania, concentrandosi in particolare sulla necessità di introdurre misure adeguate per dotarsi di un’infrastruttura di ricarica estesa su tutto il territorio nazionale, e incentivi di mercato mirati (diretti o indiretti). Si tratta, secondo Wissmann, di decisioni da attuare entro la fine del 2016.

Il resto del mondo
Qualche dato anche dai paesi extra-europei che registrano grandi differenze. Secondo i dati riportati da Anfia relativi a gennaio 2016, infatti, in Messico e in Canada i mercati (auto + veicoli commeciali leggeri) crescono rispettivamente del 9,5% e del 15,5%.
In Sud America continua la pesante contrazione del mercato delle autovetture in Brasile, che a gennaio è del 36% , mentre in Argentina il mercato dell’auto recupera dopo il tonfo di dicembre del 33%, con un aumento delle vendite di auto a gennaio del 49%.
Russia e Turchia registrano per i rispettivi mercati le seguenti variazioni tendenziali: -29% e -5%.
In Giappone il mercato dell’auto risulta in calo con un -4,4%.

Come era andato il 2015?
Nel 2015, le vendite mondiali di autoveicoli mantengono il segno positivo +2% sul 2014, con 88,682 milioni di unità, che riguardano 82,870 milioni di light vehicles (autovetture+light trucks), in aumento del 2,2% e 5,812 milioni di veicoli industriali, in flessione dell’1%; nell’ultima parte dell’anno si è registrato un recupero dei volumi rispetto a gennaio/settembre 2015, quando la crescita era appena dello 0,7% per il totale degli autoveicoli e dell’1,2% per i light vehciles.
I mercati degli autoveicoli di Nord America e Europa hanno segno positivo rispettivamente del 6,3% e del 3,5%. L’area più in difficoltà è il Sud America, dove il mercato degli autoveicoli registra una flessione del 22,3%. In Asia le vendite di autoveicoli registrano un aumento del 2,6%, la Cina con oltre 21 milioni di auto vendute segna un incremento positivo del 7,3%. Nel resto del mondo le vendite risultano in calo dello 0,3%, segno negativo per i mercati di Indonesia, Thailandia e Malesia. (dati Ward’s)
 

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