Continua il trend positivo delle immatricolazioni europee anche a febbraio 2016: +14% come media con risultati a due cifre per i principali paesi europei, tra cui l'Italia (+27,3%). Vediamo in dettaglio gli ultimi aggiornamenti ACEA.
“Si tratta del trentesimo mese consecutivo di crescita per l’auto in Europa”, ha affermato Gianmarco Giorda, direttore Anfia. Il nostro paese registra il migliore incremento (+27,3%), seguito dalla Francia (+13%), Spagna (+12,6%), Germania (+12%) e Regno Unito (+8,4%). In totale i cinque paesi coprono il 70,5% dell’immatricolato europeo.
Questi risultati prospettano un 2016 di crescita, infatti si stima che per quest’anno il mercato europeo raggiungerà tra i 14,4 e i 14,5 milioni di unità.
Vediamo allora nel dettaglio i paesi sopra citati.
Italia
L’italia ha registrato a febbraio 2016 172.241 unità. I settore che hanno fatto volare il mercato sono stati principalmente i finanziamenti e le rottamazioni. Per il nostro paese si tratta del 21 incremento consecutivo. Nel primo biennio si raggiungono 328.000 immatricolazioni: 60.700 auto in più di un anno fa. Risultati positivi anche per i passaggi di proprietà (dati Aci): +14,3% rispetto al 2015. Infine l’Italia è il paese con la quota di autovetture intestate ai privati più alta: 62,8% del mercato nel primo bimestre.
Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 80.963 immatricolazioni nel mese di febbraio (+22,4%), con una quota di mercato del 7,4% contro il 6,9% di un anno fa. Performance positive, nel mese, per tutti i brand: Fiat (+24,4%), Jeep (+23,9%), Lancia/Chrysler (+15,9%) e Alfa Romeo (+8,6%).
Nel primo bimestre 2016, i volumi immatricolati dalle marche italiane ammontano a 153.645, in rialzo del 18,5% rispetto allo stesso periodo del 2015 e con una quota di penetrazione che sale al 7% dal 6,5% di un anno fa. Anche nel cumulato da inizio anno, tutti i brand italiani risultano in crescita.
Francia
Lo stato francese registra 166.728 nuove immatricolazioni. Per quanto riguarda i dati per alimentazione i veicoli diesel confermano il loro primato (53%), seguiti dalle auto alimentate a benzina (42%) e da quelli ad alimentazione alternativa (4,9%) che sono sempre più diffusi, infatti nei primi due mesi dell’anno c’è stato un incremento del 37,5% con 15.066 unità.
Spagna
L’obiettivo del territorio spagnolo è sempre lo stesso: sostituire le auto più vecchie per svecchiare il parco circolante incentivando particolarmente gli acquisti delle società di noleggio. A questo proposito la Spagna registra incrementi positivi su tutti i canali: +4,1% per i privati (46.809 vetture), +24% per le società (24.257 auto) e +19% per il noleggio (26.584 immatricolazioni). I risultati aggiornati a febbraio 2016 contano 173.984 nuove vetture (+12,4%). I veicolo alimentati a diesel coprono buona parte del mercato (59%), seguiti dai veicoli a benzina (38,3%) e dalle auto ibride+elettriche (2,6%).
Germania
Lo stato tedesco ha registrato come detto precedentemente 250.146 nuove immatricolazioni a febbraio 2016 (+12%). I dati Anfia, per quanto riguarda le alimentazioni riportano: 47% diesel, 51% benzina e 1,9% veicoli ad alimentazione alternativa con 3.350 auto ibride e 751 elettriche. Incrementi positivi anche per quanto riguarda il mercato dell’usato che registra 593.189 passaggi di proprietà (+8,2%).
Regno Unito
Il mercato inglese si distingue principalmente per le auto ad alimentazione alternativa che rappresentano il 28,6% del mercato. A febbraio 2016 registrano un ulteriore incremento: +20%. Da evidenziare anche la domanda da parte dei privati che risulta in rialzo del 22,6% nel mese, mentre il comparto delle flotte cala dell’1,4% a febbraio e dell’1,2% nel primo bimestre. Le immatricolazioni di auto diesel e benzina, nel mese, presentano un incremento del 5,6% e del 10,7% rispettivamente.
Il resto del mondo
Riportiamo qualche dato per quanto riguarda le vendite nel mondo. Secondo i dati riportati da Anfia le vendite mondiali di veicoli registrano un aumento dell' 1,6% con 7,16 milioni di unità. Nei primi due mesi dell’anno le immatricolazioni superano 2,93 milioni di unità, con un rialzo del 4,5%. Nello specifico le vendite crescono dell’1,5% nell’area Nafta, del 3,2% in Europa e del 4,7% in Asia. Peggiora invece il mercato in Sud America (-28%) e nel resto del mondo (-2,1%).
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