Veicoli cannibalizzati, ricambi rubati e capannoni abusivi. Le forze dell’ordine, della provincia di Brindisi, hanno scovato un’ennesima rimessa completamente illegale ricolma di pezzi di ricambi. Una denuncia.
Nel sito sono stati trovati: 8 sportelli posteriori, 23 sportelli anteriori, 43 sedili interni, 30 fanali, 5 serbatoi, 2 tergicristalli, 7 scatole nere, 7 paraurti di varie autovetture, 21 parti elettriche, 5 centraline, 3 radiatori con elettrovalvole, la scocca anteriore priva di telaio e segno di riconoscimento.
Tutto il materiale è stato sequestrato e sono in corso accertamenti per verificare a quali furti siano ricollegabili. Le componenti appartengono principalmente a Smart, Lancia Y e Fiat 500. Automaticamente è scattata la denuncia per un uomo accusato responsabile di ricettazione di numerose parti di automobili. Ma non è il primo caso. Infatti, qualche settimana fa, un’altra officina abusiva venne scoperta nel fasanese dal commissariato di Monopoli. In quella occasione, all’interno di un capannone, furono rinvenuti pezzi di autovetture, targhe, documenti di veicoli rubati e attrezzature idonee a modificare i numero di telaio delle automobili.
Infine, sempre a Fasano, fu ritrovata, in un capannone utilizzato per stipare attrezzi agricoli, un’automobile completamente cannibalizzata, risultata rubata.
Si presuppone quindi che, visto la grande quantità di materiale rinvenuto dalle forze dell’ordine, ci sia sul territorio una vera banda dedita ai furti.