News | 09 May 2016 | Autore: Redazione

Componentistica: saldo positivo della bilancia commerciale
Secondo le elaborazione di ANFIA sui dati Istat relativi all’export, il settore della componentistica automotive nel 2015 ha raggiunto 19,9 miliardi di euro, con una crescita del 3,3% rispetto al 2014.
Nello stesso periodo, si registra una crescita decisamente maggiore delle importazioni (+19,2%), per un valore di oltre 14 miliardi di euro, portando così la bilancia commerciale a un saldo positivo di 5,9 miliardi di euro, ma con un calo del 21,6% rispetto all’anno precedente.
L’export della componentistica automotive rappresenta il 4,8% di tutto l’export italiano (un valore allineato a quello del 2014), mentre le importazioni valgono il 3,8% circa, quote che salgono rispettivamente al 5% e al 4,4% se si esclude dal totale dei flussi commerciali il comparto energia.
“L’export della componentistica torna dunque a crescere, nel 2015, dopo il lieve rallentamento registrato nel 2014” commenta Giuseppe Barile, presidente del gruppo componenti ANFIA.
 
I paesi dell’export
Il primo mercato di destinazione dell’export dei componenti italiani rimane la Germania, per oltre 3,9 miliardi di euro e una quota del 19,7% sul totale esportato, mentre il primo dei paesi asiatici di destinazione è il Giappone che, con 301 milioni di euro (+26% rispetto al 2014, con un saldo positivo di 82,4 milioni) supera la Cina (299 milioni di euro, con un calo dell’8,8% rispetto al 2014 e un saldo negativo di 728 milioni).
“Interessante anche l’aumento delle esportazioni verso l’Area NAFTA, per un valore di 1,94 miliardi di euro, in crescita 5,2% rispetto al 2014 e con un saldo attivo di 893 milioni. Il valore dell’export cresce del 6,9% verso gli USA e dell’1,8% verso il Canada, mentre diminuisce dell’1,9% verso il Messico” conclude Barile.
L’export della componentistica verso i paesi UE vale 13,7 miliardi di euro (+2,9%) e pesa il 69% di tutto l’export componenti (era il 69,3% nel 2014), con un avanzo commerciale di 3,6 miliardi di euro (4,6 miliardi nel 2014). L’export verso i paesi extra UE è di 6,2 miliardi di euro (+4,2%) e pesa per il 31% di tutto l’export componenti (30,7% nel 2014), producendo un saldo positivo di 2,2 miliardi di euro (2,9 miliardi nel 2014).
Nella classifica dell'export per paesi di destinazione, dopo la Germania, si collocano Francia (11,2% di quota), Spagna (7,9%), USA (7,8%), Polonia (6,5%), UK (6,4%), Turchia (4,5%), Brasile (2,9%), Austria (2,4%) e Ungheria (2,3%).
L'Italia esporta verso l'area Mercosur componenti per oltre 662 milioni di euro, in recupero del 10,8% dopo il pesante calo (-34%) dell’anno 2014. Il saldo è positivo per circa 558 milioni di euro.
Il primo mercato asiatico, come si è detto è il Giappone, seguito dalla Cina. Producono saldi positivi i flussi con Sud Corea (57 milioni di euro), Arabia Saudita (86 milioni di euro) ed Emirati Arabi Uniti (75 milioni di euro).
 
I prodotti
La suddivisione dei componenti in macroclassi, vede il comparto delle parti meccaniche (incluso accessori, vetri) totalizzare il 65,6% del valore dell'export con 13,1 miliardi di euro (+3,4% rispetto al 2014) e un saldo attivo di 5,4 miliardi.
Segue il comparto dei motori - per un valore di 3,9 miliardi di euro (+0,2%), che pesa per il 19,4% sul totale esportato della componentistica, con un saldo attivo di 1 miliardo di euro.
Il comparto pneumatici e articoli in gomma per autoveicoli presenta un valore di export di 1,2 miliardi di euro (+0,6% rispetto al 2014), con un saldo negativo di 484 milioni di euro.
Le esportazioni del comparto degli apparecchi riproduttori del suono registra un incremento del 187%. Anche il flusso dell’import di questo comparto registra un incremento del 100,7%.
L’export dei componenti elettrici ed affini registra un incremento dell’11%, con un saldo positivo di 92 milioni di euro, più contenuto rispetto a quello del 2014 per via di un aumento del flusso delle importazioni del 25%.
Oltre ai motori, hanno un saldo positivo significativo i seguenti gruppi di voci: freni (902 milioni di euro), ponti con differenziale (709 milioni), pompe (355 milioni), vetri (326 milioni), ruote (286 milioni), fari e lampade (226 milioni).

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Tags: mercato anfia

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