La mobilità elettrica stenta a decollare in Italia, mentre in Europa le cose vanno meglio; a di Oslo lo scorso 9 settembre sono state consegnate le chiavi della Renault ZOE numero 100.000.
 

Non saranno numeri elevati rispetto al circolante europeo, però la vendita a Oslo della centomillesima auto elettrica della casa francese è la riprova che la mobilità elettrica non è solo una moda, ma continua con costanza a diffondersi.

La ZOE numero uno, infatti, pioniera del suo genere, è stata venduta cinque anni fa e oggi Renault, con i suoi veicoli elettrici, detiene circa il 27% del mercato europeo della mobilità alternativa.
Nei primi sei mesi del 20016 Renault ha venduto 15.000 veicoli elettrici (escludendo la Twizy), con un incremento del 32% rispetto allo scorso anno. I principali mercati dove Renault è presente con questi veicoli sono la Francia (dove la metà del circolante elettrico è targato Renault) la Norvegia, il Regno Unito e la Germania.

In Italia il circolante elettrico “puro” è ancora agli inizi, ma le varie possibilità di mobilità ibrida e semi-ibrida lasciano prevedere che si tratta di un trend in aumento, sia per quanto riguarda il car sharing, sia il privato, anche se siamo ancora lontani dai numeri di altri paesi ben più “green”, come la Spagna, che nel primo semestre ha registrato un importante incremento: in tutto, le immatricolazioni di veicoli elettrici + ibridi +alternativi sono aumentate dell’84,4% (dati ACEA).

I dati variano molto da paese a paese, ma fra quelli con un circolante particolarmente significativo, oltre all’exploit della penisola iberica, troviamo in crescita anche Germania e Regno Unito, mentre Francia e Italia sono in calo.
In generale, guardando alle statistiche ACEA, in Europa l’incremento maggiore lo registrano le immatricolazioni di veicoli ibridi: nel secondo quadrimestre hanno raggiunto quota +22,6% (63.707 unità), mentre l’elettrico è a quota +7,1 (pari a 33.866 veicoli).