Il crescente numero di servizi basati sui sistemi telematici a bordo del veicolo molto probabilmente miglioreranno il benessere sociale negli anni a venire. Solo intervenendo a favore di una reale apertura all'accesso dei dati sarà possibile evitare oligopoli nel mondo della riparazione.
Negli ultimi anni l'industria automobilistica ha fatto progressi significativi nella tecnologia telematica. I veicoli sono sempre più in grado di comunicare con il mondo esterno migliorando l'esperienza e la sicurezza degli automobilisti. La gamma di servizi telematici è molto ampia: si possono avere informazioni sul traffico e sulla strada, gestione dei parcheggi, rc auto con controllo sullo stile di guida (scatola nera) e diagnostica remota e manutenzione predittiva.
I concessionari d'auto europei e i riparatori, costantemente impegnati a fornire ai propri clienti il miglior servizio possibile, hanno accolto questi progressi tecnologici e stanno investendo molto al fine di sviluppare applicazioni in grado di soddisfare le aspettative dei clienti.
In un nuovo ambiente così tecnologicamente avanzato, viene richiesto un accesso libero e in tempo reale ai dati generati dai veicoli.
Tuttavia, i sistemi telematici vengono progettati in modo tale che solo i costruttori possano accedere ai dati generati dai veicoli. Questo potrebbe ostacolare la libera concorrenza all'interno del mercato europeo sull'accesso ai dati limitando di conseguenza la libertà di scelta degli automobilisti.
Il presidente di CECRA Jean-Charles Herrenschmidt: "la posizione di CECRA sull'accesso ai dati del veicolo è l'unica percorribile in quanto garantisce la parità di condizioni per tutti i terzi interessati che vogliono investire nella creazione di nuovi servizi relativi ai dati per soddisfare al meglio e aumentando le aspettative dei consumatori.
Per questo motivo la campagna di CECRA ha già raccolto il sostegno dei distributori di automobili, veicoli commerciali e industriali, autorizzati e riparatori indipendenti.
Altri soggetti interessati, quali il settore aftermarket, le società di leasing, e i consumatori sono anche dalla nostra parte".
Inoltre, un argomento attualmente in discussione riguarda i dati ricevuti dal sistema telematico che potrebbero essere incanalati solo attraverso i server di proprietà del produttore. Questo darebbe ai costruttori di veicoli il controllo esclusivo dell'accesso ai dati generati dai veicoli, permettendo loro di imporre i propri modelli di business e monitorare le attività di terzi che competono direttamente con loro.
Tale sistema non è accettabile per molti aspetti quali la concorrenza, la libertà di scelta dei clienti ed inoltre non è conforme al principio generale di cui al regolamento eCall (UE) 2015/758, che indica chiaramente la necessità di sistemi di bordo basati su una piattaforma standardizzata, sicura e ad accesso aperto (ISSOA) per eventuali future applicazioni o servizi.
Nel suo documento, CECRA chiede fermamente - nell'interesse dei consumatori europei - una soluzione tecnica che assicuri la creazione di pari condizioni di accesso ai dati generati dai veicoli per tutti gli operatori del mercato automobilistico.
Inoltre, CECRA, ha anche identificato una soluzione per l'accesso alle informazioni da parti terze. Questa soluzione, che si basa sui sistemi telematici a bordo dei veicoli esistenti, fornirebbe l'accesso necessario ai dati a terze parti responsabili, senza rischi o costi aggiuntivi né per i consumatori né per i produttori di veicoli.
Il direttore Generale di CECRA Bernard Lycke in accordo con il commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager dichiara in proposito: "Le aziende hanno bisogno di essere sicure che mettere in comune i dati non diventi un modo per chiudere il mercato. Bisogna che si decida chi debba fare cosa, ma non si può permettere che ad alcuni operatori sia esclusa la possibilità di competere.
Questo perchè a breve avremo soluzioni come l'auto autonoma, che promette di abbattere le emissioni, ridurre gli incidenti e garantire una migliore mobilistà alle persone disabili. Ma tutto questo difficilmente potrà essere etichettato come progresso se significherà una riduzione della concorrenza e un aumento ingiustificato dei costi per l'acquisto e la manutenzione delle auto.
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