Il primo trimestre del 2016 rivela un +1% per l'export della componentistica automotive, con un saldo positivo della bilancia commerciale di 3,1 miliardi di euro.
Nel primo semestre 2016, l’export della filiera dei componenti per autoveicoli ha raggiunto 10,4 miliardi di Euro, con una crescita dell’1% rispetto a gennaio-giugno 2015. Nello stesso periodo, si registra una crescita maggiore delle importazioni (+3,9%), per un valore di 7,3 miliardi di Euro, portando così la bilancia commerciale a un saldo positivo di 3,1 miliardi di euro, ma con un calo del 5,4% rispetto al 1°semestre 2015.
Le esportazioni del settore componenti rappresentano il 5% di tutto l’export italiano (era il 4,8% a gennaio-dicembre 2015) – a sua volta allineato, nel semestre, allo stesso periodo dello scorso anno - mentre le importazioni valgono il 4% circa, quote che salgono rispettivamente al 5,1% e al 4,4% se si esclude dal totale dei flussi commerciali il comparto energia.
Il 2015, per la componentistica, si era chiuso, invece, con l’export a +3,3%, per un valore di 19,9 miliardi di Euro, e con un saldo positivo della bilancia commerciale di 5,9 miliardi di Euro (-21,6%).
“A fronte dell’incremento, seppur contenuto, dell’export della componentistica nel 1°semestre dell’anno in corso, la produzione del comparto mostra una lieve flessione (-1,7%)1 nello stesso periodo, riconducibile a un assestamento fisiologico dopo la notevole crescita (+10,7%) riportata nel 2015 – commenta Giuseppe Barile, Presidente del Gruppo Componenti ANFIA. Del resto, secondo i dati preliminari di ANFIA, la produzione di autovetture in Italia mostra un consolidamento dei ritmi di crescita dello scorso anno, con un aumento dell’8% nei primi 7 mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015, che già risultava in crescita del 64% su gennaio-luglio 2014. Al contempo, il mercato dell’auto prosegue il suo trend di ripresa sia in Italia (+17,4% nei primi 8 mesi del 2016), sia in Europa (+7,8% a gennaio-agosto 2016).
Gli ordinativi e il fatturato del settore componenti mantengono comunque un andamento positivo nel periodo gennaio-maggio 2016, registrando un aumento del 6,2% e del 6,7% rispettivamente. Dopo un 2015 in crescita del 15,4%, nonostante la flessione del 4,1% delle commesse estere, gli ordinativi risultano in rialzo sia sul mercatodomestico che sui mercati esteri nei primi cinque mesi del 2016. Il fatturato, dopo una crescita del 13,4% nel 2015, determinata sia dalla componente interna sia da quella estera, mantengono un trend positivo su entrambi i fronti anche nei primi mesi del 2016.
La filiera della componentistica mantiene un ruolo di rilievo nell’economia italiana – ha aggiunto Barile. E’ infatti riconosciuta in tutto il mondo per la capacità di innovare costantemente e di soddisfare i requisiti degli OEM a livello internazionale. I dati relativi alle esportazioni confermano questa know-how tecnologico sia nei processi che nei prodotti”.
La classifica dell'export per paesi di destinazione vede sempre al 1° posto la Germania con oltre 2 miliardi di Euro (-0,6%) e una quota del 19,5% sul totale; seguono Francia (11,5% di quota), Spagna (8,4%), Polonia (7%), UK (7%), - con questi ultimi 3 Paesi in sorpasso sugli USA rispetto a un anno fa - USA (5,7%), Turchia (5,7%), Austria (2,4%) che supera il Brasile (2,3%), e infine Ungheria (2,3%).
Le aziende italiane esportano verso l'area NAFTA componenti per un valore di 772 milioni di Euro, in calo del 26%, con un saldo attivo di 330 milioni di Euro (506 nel primo semestre 2015). Il valore dell’export cala del 28,8% verso gli USA, del 2,6% verso il Canada e del 18,9% verso il Messico. L'Italia esporta verso l'area Mercosur componenti per oltre 277 milioni di euro, in calo del 25% dopo il recupero (+10,8%) del 2015. Il saldo del 1° semestre 2016 è positivo per circa 221 milioni di euro. Il primo mercato asiatico è il Giappone – terzo mercato Extra UE dopo USA e Brasile - che, con 174 milioni di Euro esportati, in crescita del 18% rispetto a gennaio-giugno 2015 e un saldo positivo di 60 milioni, supera la Cina (157 milioni di Euro esportati, in rialzo del 5,3%, con un saldo negativo di 397 milioni). Seguono India (81,3 milioni di Euro, -17,9%, con un saldo negativo di 18,8 milioni di Euro) e Corea del Sud (76,5 milioni di Euro, -19,8%, con un saldo positivo di 4,8 milioni di Euro). La suddivisione dei componenti in macroclassi, vede il comparto delle parti meccaniche (incluso accessori, vetri) totalizzare il 65,9% del valore dell'export con 6,8 miliardi di euro (+1,8% rispetto al 1°semestre 2015) e un saldo attivo di 2,8 miliardi (2,9 miliardi a gennaio-giugno 2015). Segue il comparto dei motori - per un valore di 2 miliardi di euro (-3,4%), che pesa per il 19,2% sul totale esportato della componentistica, con un saldo attivo di 592 milioni di euro – e il comparto dei componenti elettrici e affini, che vale l’8,9% dell’export, paria 921 milioni di Euro, il quale presenta, tuttavia, un saldo negativo, così come pneumatici, camere d’aria e pezzi di gomma, nonché apparecchi riproduttori del suono.
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