Un traguardo importante raggiunto grazie a ingenti investimenti sull’organizzazione aziendale gestione commerciale. Insomma, mettendo le persone giuste al posto giusto come quelle al fianco della rete: 11 uomini sul territorio dedicati a supportare i ricambisti per lo sviluppo del business e per il servizio alla rete di officine.
Officine e automobilisti: due clienti distinti
Ad aprire le danze è stato proprio Italo Baruffaldi, amministratore delegato e socio Ovam, che ha incentrato il discorso sulla partnership distributiva e sulla strategia di sistema.
Il messaggio rivolto alla platea è arrivato forte chiaro: Bosch rappresenta per Ovam, un partner strategico, ovvero un marchio in grado di legare tutta la filiera distributiva fino all’automobilista e con il quale si possono delineare progetti e strategie.
Ovam ha le idee chiare: l’officina è il cliente principale, ma l’automobilista è il cliente strategico perché sempre di più vorrà assumere un ruolo decisionale.
L’evoluzione di Bosch
Dopo l’anticipazione strategica, sul palco si sono alternati responsabili Ovam ed esponenti Bosch: il primo è stato Alberto Fontana che ha voluto dare visibilità alla squadra presente sul territorio, al loro ruolo e ai numeri che ha portato Ovam a coprire buona parte del nord Italia con 159 officine Bosch Car Service e 51 Autocrew.
Si è passati poi a Ottorino Ruini, che ha indicato la crescita numerica con la crescita qualitativa della rete, e Olivier Pontreau, che ha presentato i risultati in termini di contatti e visibilità per le officine della rete con l’iniziativa Bosch del Giro d’Italia.
Strategia diversa invece dalla comunicazione locale Ovam portata avanti da Eleonora Simeone che ha l’obiettivo di sviluppare la conoscenza dei contenuti e dei valori, non solo quelli del progetto Bosch Car Service, ma anche quelli sviluppati da Ovam per le sue officine.
Come “inseguire” l’automobilista…
Bisogna stare al passo con le evoluzioni degli automobilisti, una sorta di “inseguimento”. Di questa sfida, inserita nell’internet of thing, ne ha parlato Chiara Levati illustrando situazioni semplici in cui già un automobilista vive la “connessione delle cose”.
Ecco perché Ovam sta valutando con Bosch alcuni progetti per offrire alla rete una soluzione di connettività su misura.