Torniamo sull’argomento confermando già quanto detto allora e, grazie a uno spunto riportato oggi 20 gennaio 2017 dal Sole 24 Ore e da IPSOA, i ricambi per auto prelevati da un autoveicolo fuori uso, possono beneficiare del regime di margine.
Cosa vuol dire? Che rientrano nella categoria "beni d'occasione" e quindi non sono assoggettati al pagamento dell'IVA.
Proprio così. I pezzi usati, provenienti da autoveicoli fuori uso acquisiti da un’impresa di riciclaggio di automobili presso un privato e destinati a essere venduti come pezzi di ricambio, costituiscono “beni d’occasione”, secondo quanto previsto dalla direttiva n. 2006/112/CE, con la conseguenza che le cessioni di tali pezzi, effettuate da un soggetto passivo-rivenditore, sono assoggettate all’applicazione del regime del margine. Sono queste le conclusioni alle quali è giunta la Corte di Giustizia UE, nella sentenza del 18 gennaio 2017, relativa alla causa C-471/15.
Confermando le conclusioni alle quali era giunto l’Avvocato generale, la Corte di Giustizia UE, nella sentenza relativa alla causa C-471/15 depositata il 18 gennaio 2017, ha concluso che sono beni d’occasione anche i pezzi usati provenienti da autoveicoli fuori uso acquisiti da un’impresa di riciclaggio di automobili presso un privato e destinati a essere venduti come pezzi di ricambio. Pertanto, le cessioni di tali pezzi, effettuate da un soggetto passivo rivenditore, sono soggette all’applicazione del regime del margine.