Dopo un anno in continua crescita, a gennaio 2017 i volumi vanno giù del 4%, ma il trend resta positivo. Il fatturato automotive cresce, nel 2016, del 6%.
Anche nell’anno da poco iniziato, comunque, export e mercato interno continuano a sostenere i volumi produttivi. Guardando al primo bimestre del 2017, infatti, il mercato presenta volumi in crescita per tutti i comparti: +8,1% le autovetture, +7,2% i veicoli commerciali leggeri (VCL), +37,5% gli autocarri, +59,3% gli autobus, +11,4% i rimorchi e semirimorchi pesanti, con l’eccezione dei rimorchi leggeri che presentano una contrazione del 2%.
Crescono le esportazioni nel 2016 e le previsioni 2017
Le proiezioni del mercato auto per il 2017 sono positive e stimano volumi di immatricolazioni attorno a 1,91 milioni di unità, dopo un 2016 che ha superato 1.825.000 unità. Nel 2016, intanto, le esportazioni di autoveicoli dall’Italia hanno raggiunto un valore di 21,21 miliardi di euro (+6,3%), rappresentando il 5,1% di tutte le esportazioni, mentre le importazioni di autoveicoli valgono 30,18 miliardi di euro (+23,3%), pari all’8,3% di tutte le importazioni italiane.Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo paese di destinazione per l’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 18,8%, seguiti da Germania e Francia, con quote, rispettivamente, del 13% e del 12,5%.
Industria automotive 2016: il picco a dicembre, +16%
Il trend positivo dell’industria automotive nazionale è iniziato ad ottobre 2014, e dopo una crescita sostenuta da dicembre 2014 a gennaio 2016, ha rallentato la sua corsa a giugno (-0,9%). A luglio l’incremento è stato del 5,2%, mentre ad agosto l’aumento è stato del 32,1%, rallentando poi a settembre (+3,9), ad ottobre (+3,8%) e a novembre (+5,9%). A dicembre, secondo la rilevazione ISTAT, la produzione industriale del settore Automotive mostra un aumento del 16%. A gennaio 2017 l’industria automotive consegue un aumento dello 0,5% rispetto a gennaio 2016. La produzione nazionale di autoveicoli e loro motori (Codice Ateco 29.1, vedi tabella a pag. 10) registra un calo tendenziale dello 0,2%; la produzione di carrozzerie di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (Codice Ateco 29.2) registra un aumento del 6,4% e la produzione di parti ed accessori per autoveicoli (Codice Ateco 29.3, non include pneumatici) un calo dello 0,2%. La domanda interna ed estera hanno trainato finora la produzione domestica. Nei primi due mesi del 2017 il mercato degli autoveicoli e dei veicoli trainati ha registrato volumi in crescita con la sola eccezione dei rimorchi leggeri.Settore automotive
Gli ordinativi totali del settore Automotive (dati grezzi, Ateco 29) mostrano un aumento tendenziale a dicembre del 6,7%: grazie al mercato estero che cresce del 12,7%, mentre gli ordinativi dal mercato interno registrano un aumento del 2,4%. Nel 2016, il contributo maggiore alla crescita degli ordinativi del settore Automotive (+7,8%), deriva soprattutto dalla domanda interna, che registra un aumento dell’8,7%, mentre gli ordinativi dall’estero crescono del 6,8%.Secondo i comparti si registrano i seguenti incrementi:
• Fabbricazione di autoveicoli: +8,9% nel mese (+1,4% per il mercato interno, +19,1% per il mercato estero), nel cumulato gli ordini crescono 9,5%.
• Fabbricazione di carrozzerie, rimorchi e semirimorchi: nel mese gli ordini calano del 5,5% (-2,9% per il mercato interno, -10,6% per il mercato estero), nel cumulato gli ordini registrano un aumento del 12,8%.
• Fabbricazione di parti per autoveicoli e loro motori: nel mese gli ordini hanno segno positivo del 4%, grazie soprattutto al buon andamento del mercato interno (+5,3%); nel cumulato la crescita è del 4,4%.
Le esportazioni nel 2016
Nel 2016 le esportazioni complessive dell’Italia risultano in crescita (+1,1% in valore e +1,2% in volume) mentre le importazioni registrano una diminuzione (-1,4%) in valore e un aumento (+3,1%) in volume. L'espansione dell'export è da ascrivere esclusivamente ai paesi dell'area Ue (+3,0%); il valore delle importazioni al netto dell'energia risulta in aumento (+1,5%).L'avanzo commerciale raggiunge i 51,6 miliardi (+78,0 miliardi al netto dell'energia).
Nel 2016, i mercati più dinamici all'export sono Giappone (+9,6%), Cina e Repubblica ceca (+6,4% entrambe), Spagna (+6,1%) e Germania (+3,8%). ISTAT segnala la forte crescita nell'anno delle vendite all'estero di autoveicoli (+6,3%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+4,6%).
USA: il primo paese export per l’Italia
Nel 2016 l’export degli autoveicoli vale 21,21 miliardi di euro (+6,3%) e il 5,1% di tutte le esportazioni, mentre l’import vale 30,18 miliardi di euro (+23,3%) e l’8,3% di tutte le importazioni. Il saldo negativo vale 8,97 miliardi.L’export di autoveicoli verso i Paesi Ue vale 12,14 miliardi di euro e cresce del 12%, mentre vale 9,07 miliardi verso i Paesi extra Ue, in calo dello 0,6%.
I principali paesi di destinazione dell’area Ue risultano: Germania 2,77 miliardi, con una crescita del 20% sul valore del 2015; Francia 2,64 miliardi (+12,5%); Regno Unito 1,69 miliardi (+0,9%); Spagna 1,09 miliardi (+25,1%). Questi Paesi rappresentano il 67,5% del valore dell’export verso l’area Ue e il 38,6% dell’export autoveicoli dell’Italia verso il mondo del 2016.
L’export verso la Polonia vale 0,8 miliardi (+0,4%).
Tra i Paesi europei non Ue, l’export verso la Turchia vale 0,62 miliardi (-0,1%).
Tra i Paesi extra Ue, l’export vale circa 4 miliardi verso gli USA (-5,3%), 0,81 miliardi verso la Cina (+67,5%) e 0,70 miliardi verso il Giappone (+27,6%). L’export verso questi paesi vale il 61% delle esportazioni extra Ue e il 26% delle esportazioni complessive di autoveicoli.
Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo paese dell’export di autoveicoli per l’Italia, con uno share del 18,8%, seguiti da Germania e Francia con una quota rispettivamente del 13% e 12,5%.
Importazioni: 24,63 miliardi di euro
Le importazioni di autoveicoli valgono 24,63 miliardi di euro dai Paesi Ue (+20,1%) e 5,55 miliardi dai Paesi extra Ue (+39,8%). I principali Paesi di origine dell’area Ue risultano: Germania 8,92 miliardi (+20,2%), Spagna 3,94 miliardi (+29%), Francia 3,38 miliardi (+17,1%), UK 1,89 miliardi (+15,8%), pari al 60% di tutto il valore dell’import autoveicoli.Nell’area si aggiungono le importazioni da Polonia (1,48 miliardi, +8%) e Repubblica Ceca (1,13 miliardi, +36%).
Tra i Paesi europei non Ue, si evidenzia il valore dell’import dalla Turchia per 2,45 miliardi (+70%).
Tra i Paesi extra Ue, l’import dal Giappone vale 0,80 miliardi (+95,5%) e dai Paesi ASEAN (+121%) 0,21 miliardi.
Mercato componenti
Positivo il risultato complessivo dei comparti Carrozzerie di Autoveicoli, Rimorchi e Semirimorchi (29.2)+ Componenti (Codice Ateco 29.3) + Mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli Codice Ateco 29.1), i cui scambi commerciali hanno generato un saldo positivo di circa 11,44 miliardi nel 2016.Secondo le elaborazioni ANFIA4 su dati del commercio estero ISTAT, il comparto dei componenti e delle parti per autoveicoli (inclusi motori, pneumatici nuovi e rigenerati, camere d’aria, accessori per autoveicoli) ha registrato nel 2016 vendite sui mercati esteri per un valore di 18,78 miliardi di euro (+0,4%), e acquisti per 12,77 miliardi di euro (+3,8% l’incremento tendenziale), con un saldo positivo di 6 miliardi, inferiore del 6,1% a quello del 2015 (6,4 mld di euro).
Il fatturato automotive cresce del 6% nel 2016
Gli ordinativi per il settore automotive nel suo complesso risultano in aumento del 7,8% a gennaio-dicembre 2016, in particolare grazie al contributo della componente interna, in rialzo dell’8,7% (contro il +6,8% della componente estera), mentre gli ordinativi totali dell’industria (escluso il comparto Costruzioni) presentano un calo tendenziale dell’1,2% nello stesso periodo (per via di una contrazione del 2,2% della componente interna).Il fatturato del settore automotive, infine, cresce del 6% nell’intero 2016, con la componente del fatturato interno in rialzo del 10% (e dell’1,2% la componente del fatturato estero), mentre per l’industria in senso stretto si registra una flessione dello 0,5% (con la componente del fatturato interno a -0,7% e quella del fatturato estero a -0,3%).
Il commento di Gianmarco Giorda, direttore ANFIA
"Prosegue, ma con un rallentamento, il trend positivo della produzione dell’industria automotive italiana, che a dicembre 2016 aveva chiuso a +16%" - dichiara Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA.A gennaio 2017, secondo i dati ISTAT, la produzione dell’industria automotive nel suo insieme registra un aumento tendenziale dello 0,5% mentre, parallelamente, l’indice della produzione industriale nel suo complesso mostra un decremento tendenziale dello 0,5%.
Anche la produzione italiana di parti e accessori per autoveicoli chiude il mese di gennaio con un trend in lieve calo (-0,2%). Nell’intero 2016, secondo gli ultimi dati disponibili, gli ordinativi di questo specifico comparto sono cresciuti del 4,4% grazie soprattutto all’incremento degli ordinativi interni (+5,7%).
Il fatturato della componentistica, infine, risulta in aumento del 5% nell’intero 2016, con una componente interna in rialzo del 7,6%”.