Oltre 245.000 tonnellate di PFU recuperate nel 2016 da Ecopneus che punta ad un chiaro obiettivo: il 100% di recupero.
Dall’inizio della sua attività sono 1.400.000 le unità di PFU recuperate.
Ma quanto può valere davvero l’economia circolare dei pneumatici fuori uso? Lo studio realizzato per conto di Ecopneus dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e presentato recentemente a Roma, quantifica il vantaggio potenziale del recupero dei PFU in termini ambientali, economici e occupazionali, mettendo a confronto due scenari alternativi per la gestione delle 400.000 tonnellate di PFU stimate generate ogni anno sul territorio nazionale: uno indirizzato al 100% riciclo e l’altro al 100% recupero energetico.
Nel primo caso si otterrebbero circa 400 milioni di euro di valore aggiunto e 6.000 occupati.
Secondo lo studio, in termini ambientali e sanitari, i vantaggi differenziali del riciclo delle 400.000 tonnellate di PFU rispetto al loro recupero energetico, risultano: 477.000 tCO2eq (tonnellate di anidride carbonica equivalente) di emissioni evitate; 719 anni di vita preservati; un risparmio di 1,163 milioni di metri cubi di acqua; un risparmio di 1.066 milioni di tonnellate di risorse naturali fossili e minerali e 3.654 ettari di suolo salvati.
Durante la presentazione del report di Ecopneus, infine, un focus ha riguardato la Terra dei Fuochi, dove sono state raccolte oltre 16mila tonnellate nell’ambito del Protocollo speciale col Ministero dell’Ambiente e dove sorgerà, nel quartiere di Scampia a chiusura del cerchio del recupero dei pneumatici abbandonati nelle province di Napoli e Caserta, un campo di calcio regolamentare realizzato con i granuli di gomma riciclata da PFU: segno della volontà di combattere il degrado dell’abbandono e dei roghi illegali, dando un nuovo futuro a materiali che erano rifiuti, e nuove opportunità ai giovani che di quella Terra sono il futuro.
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