Crescono le immatricolazioni in Europa (paesi EFTA inclusi), tranne che in Regno Unito: +6,8% come media con punte a due cifre per Spagna (+20,3%) e Germania (+11,6%). Segue l’Italia (+3,4%). Vediamo in dettaglio gli ultimi dati diffusi da ACEA.
Il mercato auto quindi si continua a muovere, le vendite registrano dati positivi, con crescite importanti per alcuni paesi. Nei mercati principali del Vecchio Continente spiccano la Spagna, con +20,3%, e la Germania, +11,6%. A seguire l’italia che registra un +3,4% e la Francia, +2,5%. Il Regno Unito, invece, chiude a -6,3% (decimo mese consecutivo in calo).
I cinque major market hanno immatricolato il 67,6% del mercato UE-EFTA, con 869.373 autovetture (+5.3%). Buona anche la crescita dei nuovi paesi membri (EU12), in rialzo del 24,1% a gennaio.
Il direttore ANFIA, Gianmarco Giorda, dichiara: “E’ buona la partenza del mercato auto europeo nel primo mese del 2018, anche grazie ai positivi effetti di calendario, dal momento che alcuni paesi hanno beneficiato di un giorno lavorativo in più rispetto a gennaio 2017. Si ridimensiona il mercato delle auto nuove diesel nei major market (eccetto in Italia), a favore delle vendite di auto a benzina e ibride. In Germania questo fenomeno continua a far crescere le emissioni medie di CO2 delle auto nuove immatricolate: 128,4 g/Km, ovvero 0,5 g/Km in più di gennaio 2017”.
Italia: 177.822 nuove immatricolazioni
In Italia, le immatricolazioni totalizzate a gennaio si attestano a 177.822 unità (+3,4%). A gennaio, la quota di auto diesel immatricolate in Italia è del 55%, con una crescita leggermente superiore alla media del mercato (+3,8%), mentre è in lieve calo la benzina con -0,1% ed una quota del 32,8%, 1,2 punti percentuali in meno rispetto a gennaio 2017.Sono in crescita del 3,7%, le immatricolazioni di autovetture a metano, mentre si registra un calo del 2% per il mercato delle autovetture alimentate a GPL, il primo dopo 13 incrementi mensili consecutivi.
Il mercato delle auto elettriche cresce del 42,3%. Le immatricolazioni di auto ibride sono quelle che registrano la maggior crescita (+51,5%) ed una quota di mercato del 4%.
Tra queste, spicca la performance delle vetture ibride plug-in, il cui mercato, a gennaio, cresce del 71% rispetto a gennaio 2017. Le nuove registrazioni di auto ibride ed elettriche conquistano il 4,1% del mercato (era il 2,8% a gennaio 2017).
Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 84.953 immatricolazioni nel mese di gennaio (+1,2%), con una quota di mercato del 6,6%. Andamento positivo, a gennaio, per i brand Jeep (+68,1%) e Alfa Romeo (+24,4%).
Spagna: oltre le aspettative
La Spagna totalizza 101.661 immatricolazioni nel mese di gennaio (+20,3%).L’Associazione spagnola dell’automotive ANFAC fa notare che l'anno è iniziato con un numero di registrazioni superiore a quello previsto per il mese di gennaio. Questo buon inizio pone le immatricolazioni di autovetture in linea con quelle del 2008, l'anno in cui è iniziata la crisi. Inoltre, vale la pena notare il buon andamento di gennaio del canale dei privati, un canale che per molti mesi del 2017 ha avuto una crescita inferiore alla crescita media del mercato e, in diverse occasioni, ha addirittura riportato valori negativi. Tuttavia, questo segmento registra una crescita inferiore di 10 punti rispetto a quella delle auto intestate a società e delle auto destinate al noleggio.
L’Associazione spagnola si augura che questo buon andamento delle immatricolazioni serva a svecchiare il parco circolante delle auto, che ha un’età media di 12 anni e la cui anzianità si traduce in maggiori livelli di inquinamento e in sistemi di sicurezza inferiori rispetto a quelli delle autovetture a basse emissioni in vendita oggi.
Nel dettaglio, secondo i canali di vendita, il mercato di gennaio risulta così ripartito: 52.253 vendite ai privati (+15,6% e una quota del 51%), 33.189 le vendite alle società (+26,4% e una quota del 33%) e 16.219 le vendite per noleggio (+24% e una quota del 16%).
Secondo l’alimentazione, le vendite di autovetture diesel, che avevano chiuso l’anno con il 48,3% di quota, si contraggono nel primo mese del 2018 e conquistano appena il 42%.
La quota delle autovetture a benzina di gennaio è del 51,7%, mentre le autovetture ad alimentazione alternativa rappresentano il 6,5% del mercato auto.
Francia: giù l’usato, -4,3%
In Francia, a gennaio, si registrano 156.846 nuove immatricolazioni, con un aumento del 2,5% rispetto a gennaio 2017, che ha contato gli stessi giorni lavorativi, (22 giorni lavorativi a gennaio 2017 e a gennaio 2018).Il mercato dell’usato, secondo le stime di CCFA, registra 442.868 unità a gennaio, con una variazione negativa del 4,3% rispetto allo stesso mese del 2017.
Secondo l’alimentazione, a gennaio le immatricolazioni di auto diesel perdono il 12% del mercato (un calo di quasi 9.000 unità) e la quota scende al 41,1% (era del 48% nel 2017 e del 73% nel 2012). Le auto a benzina, con il 52,6% del mercato, conquistano 6,3 punti di quota rispetto a gennaio 2017, grazie ad un incremento delle vendite del 16,5%. Il mercato delle auto ad alimentazione alternativa rappresenta il 6,2% del mercato, con 9.825 unità, di cui 1.286 auto elettriche (-43% e 0,8% di quota), 1.044 ibride plug-in (+128% e 0,7% di quota), 7.319 ibride tradizionali (+19,5% e 4,7% di quota).
Germania: crescono le auto a benzina (32%), calano quelle diesel (-18%)
Nel mercato tedesco, sono state immatricolate a gennaio 269.429 unità (+11,6%).Le auto intestate a privati sono il 35% del mercato (+24,5% su gennaio 2017), mentre le vetture commerciali sono il 65% (+4,7%). Le vendite di auto a benzina crescono del 32% e rappresentano il 61,8% del mercato, mentre le auto diesel registrano un calo del 18% con il 33,3% di quota; le auto ad alimentazione alternativa sono il 4,9% del mercato.
Le vendite di auto ad alimentazione alternativa di gennaio si suddividono in: 9.118 auto ibride (3,4% del mercato, +95% di incremento), di cui 2.870 ibride plug-in (1,1% di quota, +87% di incremento); 402 auto a GPL (0,1% di quota, +29%); 866 auto a metano (0,3% di quota, +371%), 2.764 elettriche (1% di quota, +109%). Complessivamente si tratta di un mercato di circa 13.000 autovetture.
Continuano a crescere le emissioni medie di CO2 delle nuove auto immatricolate: a gennaio sono salite a 128,4 g/km (0,5 g/km in più di gennaio 2017), effetto determinato dalla caduta del mercato delle auto diesel, che hanno livelli emissivi inferiori alle auto a benzina.
Regno Unito: decimo calo, ma era previsto
Il mercato inglese, infine, a gennaio totalizza 163.615 autovetture (-6,3%). Si tratta del decimo mese consecutivo in calo, il primo nel 2018, e comunque in linea con le previsioni dell’Associazione inglese dell’industria automotive SMMT.Quest’ultima fa notare come il continuo e sostanziale declino delle immatricolazioni di nuove auto diesel sia preoccupante, soprattutto perché è evidente che i consumatori e le imprese non stanno passando a tecnologie alternative e stanno invece continuando ad utilizzare le vetture più vecchie. Assodato che il rinnovo della flotta è il modo più rapido per migliorare la qualità dell'aria e ridurre la CO2, sarebbe necessario attuare politiche governative per incoraggiare l'adozione dei più recenti diesel a basse emissioni che, per molti conducenti, rappresentano ancora la scelta migliore dal punto di vista insieme economico e ambientale.
Nel mese il decremento è stato complessivamente di 10.949 autovetture (-6,3%), ma rispetto a gennaio 2017 le vendite di auto diesel hanno perso 20.202 nuove registrazioni (-25,6%), con una quota che passa, in un anno, dal 45,2% al 35,9%, mentre le auto a benzina sono aumentate di 7.512 unità (8 punti in più e una quota che sale al 58,6% del mercato) e le auto ibride/elettriche sono aumentate di 1.741 unità (+24%), con una quota che tocca il 5,5%.
A gennaio 2018 le auto ibride tradizionali registrano un aumento del 25% e quelle elettriche (a batteria) calano del 37%, mentre le auto ibride plug-in aumentano del 61%. Insieme le auto elettriche (BEV) e le auto ibride plug-in (PHEV) rappresentano il 2% del mercato. Le vendite alle flotte aziendali e ai privati registrano volumi in calo rispettivamente dell’1,8% e del 9,5%.