Nello stesso periodo, inoltre, si registra una crescita anche delle importazioni (+6% sul 2016), per un valore di 15,4 miliardi di euro, portando così la bilancia commerciale a un saldo positivo di 5,7 miliardi di euro, circa 327 milioni in più del saldo 2016 (+6%).
L’export della componentistica automotive nel 2017 rappresenta il 4,7% di tutto l’export italiano (in linea con il valore del 2016), mentre le importazioni valgono il 3,8% circa.
“L’export della componentistica fa un balzo in avanti nel 2017, migliorando ulteriormente il posizionamento del settore sui mercati esteri" – commenta Giuseppe Barile, presidente del gruppo Componenti ANFIA.
I paesi dell’export
L’export della componentistica verso i paesi UE28 vale 14,8 miliardi di euro (+6,1%) e pesa il 70% (69,5% nel 2016) di tutto l’export componenti, con un avanzo commerciale di 3,4 miliardi di euro (+3,1%). L’export verso i paesi extra UE è di 6,4 miliardi di euro (+5,7%) e pesa per il 30% di tutto l’export componenti (come nel 2016), producendo un saldo positivo di 2,3 miliardi di euro (2,1 miliardi nel 2016).La classifica dell'export per paesi di destinazione resta la stessa del 2016. Dopo la Germania (19,3% di quota), si collocano Francia (11%), Spagna (8%), UK (7%), Polonia (6%), Turchia (5,7%), USA (4,9%), Brasile (2,6%), Repubblica Ceca (2,6%) e Austria (2,6%).
L'Italia esporta verso l'area MERCOSUR componenti per 645 milioni di euro, in aumento del 12% dopo il calo del 2016. Il saldo è positivo per circa 520 milioni di euro (453 nel 2016).
Tra i paesi europei al di fuori dell’UE, nel 2017 diminuisce il valore delle esportazioni verso la Turchia (-0,5%, pur mantenendo un saldo positivo di 576 milioni di euro) e verso la Serbia (-10%). E’ in aumento, invece, il valore dell’export verso la Russia (+14% e un saldo attivo di 158 milioni di euro).
Il commercio verso l’Area ASEAN produce un saldo negativo di 65 milioni di euro, nonostante una crescita delle esportazioni del 15%. I Costruttori giapponesi dominano il mercato auto nell’area, che non è di facile penetrazione per le aziende europee e italiane.
Ricambi meccanici: 65,8% dell’export
La suddivisione dei componenti in macroclassi, vede il comparto delle parti meccaniche (incluso accessori, vetri) totalizzare il 65,8% del valore dell'export, con oltre 13,9 miliardi di euro (+6,7%) e un saldo attivo di circa 5,3 miliardi (5 miliardi nel 2016).Segue il comparto dei motori - per un valore di 4,1 miliardi di euro (+5%), che pesa per il 19,2% sul totale esportato della componentistica, con un saldo attivo di 1,1 miliardi di euro.
Il comparto pneumatici e articoli in gomma per autoveicoli presenta un valore di export di 1,26 miliardi di euro (+6,7%), con un saldo negativo di 505 milioni di euro (592 nel 2016). Le esportazioni del comparto degli apparecchi riproduttori del suono registrano, invece, un calo del 27%.
L’export dei componenti elettrici ed affini riporta un incremento del 3,7%, con un saldo positivo di 9 milioni di euro (82 milioni nel 2016).
Per i singoli componenti, hanno un saldo positivo significativo le seguenti voci: parti ed accessori destinati al montaggio (2,2 miliardi di euro), freni (1 miliardo di euro), motori (1,1 miliardi), ponti con differenziale (784 milioni di euro), parti ed accessori di carrozzerie (476 milioni di euro), pompe (405 milioni).