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Questa analisi ha rafforzato gli strumenti di controllo interni, cambiato l’approccio al mercato atto a rafforzare il rapporto con i clienti sui quali vale la pena investire e abbandonare quelli che per sforzo o per valore non è più opportuno servire. Il mercato si sta dunque ulteriormente polarizzando, creando protagonisti che crescono con nuovi investimenti interni e altri che preferiscono la strada delle acquisizioni; tutto questo senza esclusione di colpi a volte davvero molto al di sotto della cintola. Il mercato è mercato e la sensazione di molti è che la sua forma di domani la si stia costruendo oggi. I protagonisti di questo cambiamento sono sia attori finanziari, che si sono affacciati in questi ultimi anni, sia volti noti di imprenditori che conoscono bene la materia e i suoi protagonisti.
Avere la liquidità necessaria per fare acquisizioni è come al solito la cosa più importante, ma sicuramente oggi è più facile ammorbidire le posizioni che solo poco tempo addietro sarebbero state inconciliabili, proprio grazie a questo aspetto.
Pur non avendo la distribuzione finito la sua inerzia aggregativa, il testimone sembra si sia trasferito anche alla fascia sottostante dei ricambisti; così che le conseguenze portate dal 2020 sembra non debbano finire proprio a dicembre.