In attesa della edizione di Automechanika di Francoforte, sono molte le variabili che ci aspettano alla fine della pausa estiva e metterle assieme per cercare di intravvedere il risultato della loro combinazione è davvero difficile. Gli effetti conseguenti a due anni di pandemia, come la mancanza di materia prima e di componenti industriali, seguiti dalla guerra in Ucraina, e dalla crisi politica con seguente voto a fine settembre lasciano non poche perplessità sulle previsioni economiche nel prossimo futuro.
Non volendoci addentrare in dinamiche davvero troppo complesse, cercheremo di prendere in esame solo alcuni fattori che riguardano più da vicino il nostro settore.
Non siamo certamente troppo dispiaciuti dell’invecchiamento del circolante; la manutenzione sui veicoli datati deve essere necessariamente maggiore per mantenere efficienti le autovetture, laddove la loro sostituzione con un veicolo nuovo risulterebbe difficile, per mancanza di prodotto, oltre che onerosa, dato il rincaro dei listini da parte dei costruttori, anche al netto degli incentivi. Quindi sembrerebbe che per il mercato post-vendita della riparazione non ci saranno forti preoccupazioni per il prossimo futuro; lo speriamo tutti, ma non siamo però troppo sicuri.
Aspettiamo infatti la reazione del mercato autorizzato, che privo delle risorse date dalla vendita dei veicoli nuovi, non potrà che cercare di attaccarsi alla manutenzione del circolante con più di due anni di vita.
Ci aspettiamo una forte riduzione del costo dei ricambi originali e della mano d’opera da parte di numerosi costruttori, per cercare di mantenere chiusi i cancelli per i veicoli che usciranno dai programmi di manutenzione venduti assieme al veicolo nuovo.
Dal successo di queste attività dipenderà in parte anche la crescita del post-vendita, che dovrà necessariamente proporsi ai clienti con una maggiore propensione alla trasparenza dei preventivi e dei costi delle riparazioni. Sarà la volta buona?
Vogliamo credere che la riparazione indipendente sia sempre più attrattiva verso tutti i clienti, anche per quelli proprietari di veicoli di ultima generazione, credendo che pur essendo ancora lunga la strada della elettrificazione si debba comunque essere in grado di accogliere, magari ricaricando, quei pionieri che si trovino in probabile difficoltà con veicoli da ricaricare oppure con panne improvvise senza dietro una rete di assistenza adeguata.