Non tutti se ne sono accorti, a non tutti è ancora chiaro che il vero concorrente al quale bisogna guardare con estrema attenzione è la casa automobilistica.
Sempre di più la vendita di ricambi rappresenta, per i costruttori auto, ossigeno al quale non possono rinunciare, al costo di essere particolarmanti aggressivi con i prezzi e con particolare attenzione su quelli a grande movimentazione.
In casa nostra, in Fiat Aftermarket, per esempio, nomi noti al mercato della distribuzione indipendente quali Eric Gautier, Paolo Colabucci ed ultimo arrivato Luca Peuto, hanno appena sfornato un listino ricco di novità, con ricambi a prezzo di saldo su codici che sono il "pane" della riparazione indipendente. Un esempio per tutti: il tendicinghia del 1900 JTD Alfa Romeo da 83 euro circa a 43. Mi chiedo quanto tempo servirà alla filiera di riparazione indipendente per conoscere queste informazioni, e per reagire con listini coerenti che possano avere un posizionamento corretto a fronte di officine esasperate e sospettose di non ricevere condizioni di acquisto per ricambi compatibili con il miglior prezzo sul mercato: figuriamoci se scoprissero che il più conveniente è quello della casa costruttrice.
Il problema è quello della sostenibilità degli sconti a listino ai quali sia ricambisti sia riparatori non vogliono rinunciare. Ma fino a quanto questa situazione sarà sostenibile?
La preventivazione on-line di quasi tutte le case auto sta rendendo la riparazione un servizio trasparente con i prezzi mano d'opera e iva inclusa a disposizione degli automobilisti, una vera e propria rivluzione alla luce del sole. Chi si gira dall'altra parte o fa finta (o è ) distratto rischia di lasciarci le penne; e con la velocità dei tempi che corrono anche in breve tempo.
La sfida di listini bassi con sconti sui ricambi ridotti all'osso e l'esposizione della mano d'opera è l'unica via imprescindibile che la filiera indipendente, tutta, deve saper affrontare, per poter presentare a prescindere un preventivo più economico di quello della rete ufficiale del costruttore.
Quali saranno i tempi di reazione? Chi contabilizzerà i danni del ritardo?