Opinioni | 05 July 2024 | Autore: David Giardino

L'editoriale di David Giardino: "Sotto il vestito niente, o molto poco"
Strano ma vero, ma il fenomeno già intravisto anche prima del periodo pandemico, sembra diffondersi con sempre maggiore virulenza nel mondo della riparazione; i ricambi di alcune autovetture, anche dei marchi più prestigiosi, sembrano essere introvabili, oppure reperibili con tempi di consegna sempre più lunghi.

La pulce nell’orecchio me l’ha messa un recente incontro con degli operatori professionali che lamentavano la mancanza ormai conclamata di alcuni ricambi OES, i quali, oltre a non ricevere informazioni sulla consegna da parte degli e-commerce ufficiali, segnalavano che alcuni ordini venivano automaticamente stornati dal sistema poiché non veniva attribuita una data certa di consegna. 

Un vero delirio per gli operatori della riparazione e un costo di fermo macchina fuori controllo per gli operatori del NLT.
Per PSA il kit distribuzione e pompe per le Peugeot dalla 306 alla 3008; le porte dei veicoli industriali; l’airbag per Opel Corsa; la carrozzeria della nuova C3, in particolare il vetro posteriore; la 500L con problemi con la carrozzeria, in particolare i paraurti; la pompa acqua del 1.500 cc diesel della Opel; il bloccasterzo delle Jeep Renegade, Compass, Wrangler e per l’Alfa Romeo Giulia 2.2 alternatore ibrido 1.300 benzina; i motorini flat della Tonale; i fari della Classe E Mercedes; le porte del Vito; i paraurti della Classe SLK; i bracci della Toyota RAV 4; sono solo alcuni esempi della situazione disastrosa del post-vendita ricambi marcati dal costruttore.
 
Nessuna informazione delle cause dei ritardi, nessuna certezza per il futuro, nessuna attribuzione di responsabilità per una situazione che porta danni e disagi agli utenti della maggior parte dei modelli coinvolti. 
Le ragioni di un tale disservizio sono da ricercarsi in molteplici cause, anche se ufficialmente tutto è tenuto sotto traccia, evidentemente per evitare potenziali cause per danni.
Immaginiamo che la riorganizzazione della distribuzione dei ricambi per alcuni costruttori possa avere contribuito, così come il mancato successo dei modelli elettrificati hanno provocato una ripresa della produzione su quelli endotermici, su cui probabilmente non sono state fatte abbondanti commesse ai componentisti, mentre gli stessi avranno prodotto con molta prudenza.

Sta di fatto che il fenomeno dei ricambi introvabili sembra diffondersi a macchia d’olio e che “l’approvvigionamento su strada” da parte di organizzazioni criminali sta diventando un metodo sempre più diffuso per reperirli.

In un mondo normale, i costruttori coinvolti dovrebbero ammettere l’impasse e rassicurare i propri clienti su tempi e soluzioni, ma così non è; d’altra parte, si è perso anche il buon gusto di riconoscere gli errori di progettazione del motore di alcuni diffusissimi modelli e di fatto si preferisce farne pagare il costo ai sfortunati clienti, laddove il guasto si presenti dopo i 24 mesi di garanzia; mi riferisco alla motorizzazione PSA 1.2 PureTech dove la cinghia si sfalda a causa di una trafilazione dell’olio motore… ma questa è solo la punta dell’iceberg. 

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