Doveva arrivare, prima o poi, l’annunciata - e da alcuni sperata - concorrenza: oggi è alle porte di ogni azienda, di ogni attività commerciale; ignorarla, fare finta di nulla, potrebbe diventare fatale. Basterebbe, per interpretare nel nostro settore la parola “concorrenza”, applicare un concetto base cardine del commercio: la migliore qualità al miglior prezzo.
La riparazione di qualità al miglior prezzo non è però un concetto così facile da applicare. Come può misurare il concetto qualità il consumatore, che non ha competenza su ciò che deve giudicare?
Banalmente, se la riparazione è corretta, il veicolo funziona, ma a questo punto il prezzo pagato corrisponde alle aspettative del cliente e alle regole del mercato?
In maniera particolare, il mercato della riparazione indipendente si deve fermare a riflettere su questo punto e iniziare ad attivarsi in un esercizio sino ad oggi a lui sconosciuto: essere sicuri che il prezzo dei ricambi e della manodopera applicata sia in linea con le condizioni sempre più esplicite e concorrenziali del costruttore.
Nel prezzo di vendita dei veicoli nuovi e nelle rate conseguenti, vi sono inclusi il bollo, l’assicurazione e anche la manutenzione ordinaria e straordinaria, e tutto questo per i primi 4-5 anni di vita del veicolo. Quando in tempi non sospetti ci siamo permessi di rilevare che così vi era il rischio di estromettere la riparazione indipendente dal lavoro di riparazione e manutenzione del veicolo e di impedire al consumatore di poter scegliere il servizio di manutenzione e riparazione, abbiamo ricevuto come risposta che, se tutto ciò era gratuito, non lo si poteva impedire. Solo l’ingenuità di allora, ma probabilmente anche la mancanza di volontà nell'impegnarsi seriamente ad affrontare questo problema, ha fatto diventare prassi la proposta commerciale dei costruttori, che occultano il costo di tali servizi (nessuno crede che regalino nulla) nelle rate di noleggio o leasing del veicolo. Per gli anni successivi a questo “gentile omaggio”, per il consumatore sono previsti ulteriori vantaggi, come: sconti sulla manodopera e sui ricambi poiché il veicolo è anzianotto.
Davanti a questo tipo di approccio commerciale, inedito da parte dei concessionari, ma sempre più aggressivo negli anni a venire, non si può restare passivi e proporre ai propri clienti i prezzi di sempre, che partono dai listini dei costruttori a prescindere del prezzo d’acquisto dei ricambi.
Occorre oggi decidere in tempi brevi di riconoscere delle condizioni di riparazione al proprio cliente del tutto inedite, in linea con l’esigenza di pagare il miglior servizio al miglior prezzo.