BMW 530d. Serie E61. 201.000 km all’attivo. Su un depliant di concessionaria BMW, capitato tra le nostre mani, ci è saltata subito agli occhi la pubblicazione di due tagliandi eseguiti sulla berlinona tedesca, uno di fianco all’altro. Si tratta di due fatture. Relative a un intervento di routine: cambi olio e filtri (olio motore, filtro olio, microfiltri ai carboni attivi, filtro aria, filtro carburante più manodopera). La prima è eseguita da un’officina generica. La seconda da una concessionaria. La prima è compilata con una Bic su carta formato block notes, tipo Buffetti. La seconda è perfettamente compilata in ogni sua parte su carta formato A4 intestata. Sulla prima è stato oscurato il nome dell’officina che ha eseguito l’intervento. Sulla seconda (naturalmente) no. Sulla prima sono riportate quantità di materiale utilizzato e relativi prezzi. Sulla seconda in aggiunta è dettagliato ogni minimo particolare: codice prodotto, marca e tipo di olio impiegato, unità lavorative effettuate, prezzo di listino materiale per la manutenzione, sconti praticati. Si rifletta.
I conti NON tornano. Sulla prima è caricata un’ora e mezzo di manodopera ad appena 50 euro. Sulla seconda 22 unità lavorative, 5 minuti ognuna, per complessive un’ora e cinquanta minuti, a 117,70 euro. Totale intervento: 400 euro Iva inclusa per “l’officina generica” e 391,07 euro per la concessionaria. Morale… della favola: da casa madre si risparmia. Da cui, il claim BMW “Non ti chiediamo di crederci, ma di riflettere”. Uno slogan che non vale solo per chi guida… Credetemi.
Un colpo al cerchio… Come ha fatto la concessionaria a pubblicare il confronto con la fattura dell’“officina generica” e vincere facile? Semplice: l’iniziativa non è locale. O meglio: è calibrata sulla concessionaria locale ma è stata progettata, sviluppata e fornita da filiale di casa madre tedesca, ovvero BMW Italia, quella di San Donato Milanese, per capirci. Non solo. L’auto presa in esame, la BMW 530d Serie E61, fa parte di un’offerta cumulata con BMW TuttoCompreso (consultabile su www.bmw.it) riservata ai possessori di BMW Serie 1 (E81/E87), Serie 3 (E90/E91/E92/E93), Serie 5 (E60/E61) e X3 (E83) immatricolate entro il 31/12/2008. L’offerta è valida fino al 31/12/2012 ed è veicolata dal marketing centrale tramite i soliti canali: mail, pagine stampa locali, radio. Si rifletta. Il super sconto del 67,80 per cento su alcuni ricambi BMW è quindi legato all’offerta in corso in generale e più in particolare (gli operatori indipendenti dovrebbero saperlo) su un kit di ricambi (filtri) notoriamente super scontato per le auto citate. L’extra-sconto di 25,69 euro? A discrezione di concessionaria, preferibile per questa (e chi guida) magari a un generico check di controllo. Insomma, basta saper leggere, tenersi informati e… cliccare sul sito giusto. Credetemi, gli strumenti per contrastare queste offerte ci sono tutti. Noi l’abbiamo verificato…
E uno alla botte… Com’è possibile che a parità di ricambi utilizzati (i primi presumibilmente di qualità originale – Bosch, Magneti Marelli, Trw… -, gli altri marchiati da casa madre – BMW -) e con una manodopera completamente a favore dell’“officina generica” (50 euro contro 117,70 euro), si risparmi in BMW (400 euro contro 391,07 euro)? Insomma, la presunta fattura dell’“officina generica” ci pare un po’ pompata (per esempio, abbiamo notato che il costo massimo di un filtro carburante fornito da componentista qualificato è 46,20 euro e non 55,00 euro, come si legge), per far brillare di luce riflessa “l’elica” BMW, ma il problema che salta fuori è sempre quello. Qui non si tratta di crederci, ma di rifletterci: il mercato della riparazione indipendente deve fermarsi a ragionare e attivarsi in un esercizio ancora poco diffuso: assicurarsi che il prezzo dei ricambi (ed eventuali sconti) e della manodopera applicata sia in linea con le condizioni sempre più concorrenziali del costruttore. Oltre naturalmente a saperli presentare, come si conviene...
In sintesi, di quest’iniziativa… | |
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