Ho notato incuriosito per la prima volta che alcuni aggiornamenti dei listini che i costruttori auto fanno ormai anche con cadenza trimestrale cadevano il primo di aprile. Una data associata a uno scherzo, in perfetto stile di alcune vecchie conoscenze che oggi lavorano per l’OES. Difatti variare i listini e migliaia di codici ogni tre mesi ha cambiato profondamente la velocità e i tempi con cui i componentisti dovrebbero reagire agli smarcamenti dei codici AM da quelli dei costruttori. Ho usato il condizionale poiché sono pochi coloro che ne hanno piena conoscenza e che reagiscono prontamente a tale necessità, rendendo i file di aggiornamento degli stessi già vecchi e superati lo stesso giorno dell’invio. Le vendite lontane dal marketing. Questo problema è ben conosciuto dagli uomini di mercato che si interfacciano quotidianamente con il cliente e con le difficoltà di vendere i ricambi elettronicamente attraverso gli e-commerce che ormai fanno la totalità delle vendite fra distributore e ricambista. Le inefficienze delle risposte su alcune famiglie di prodotto superano il 30% dell’intero listino, concentrandosi ovviamente sui codici di maggiore movimentazione e che fanno il mercato. Non è un caso, ovviamente. Sbagliano coloro che si difendono pensando che denunciare queste carenze nei listini sia mera speculazione atta a far comprare un servizio in particolare. Non si tratta di vendere un prodotto in particolare (ognuno è libero di utilizzare qualsiasi strumento per raggiungere questo obiettivo), ma di capire davvero il problema e di non nasconderlo e di aiutare il mercato indipendente a rimanere competitivo, aggiornato, efficace. La questione non è personale; pensare che se il problema non si vede non esista, e che chi lo fa vedere sia di fatto il problema, è profondamente sbagliato. I fatti sono evidenti e lo dimostrano. E allora qual è il limite che ostacola l’efficienza dei cross e dei listini? Chi e cosa ostacola la possibilità di relazionarsi allo stesso livello per quello che - alla fine - è un bene comune? Il mondo della intermediazione dei ricambi sta cambiando velocemente, dal banco al virtuale, con anche le officine che stanno diventando protagoniste comprando con sempre maggiore confidenza i ricambi attraverso il web. Lo vediamo direttamente con l’esperienza del portale www.AutofficinaAutorizzata.com.
I costruttori auto lo hanno capito da tempo e il loro marketing sul ricambio è sempre più aggressivo e dinamico. La tempistica degli aggiornamenti trimestrali che i componentisti fanno sui principali database diffusi in Europa deve cambiare. Si deve arrivare agli aggiornamenti giornalieri, perché il costo che il mercato paga fra un aggiornamento e l’altro è troppo alto e le lacune insopportabili. Questa è l’unica strada per disinnescare la strategia dei costruttori. Non si tratta quindi di un problema di lesa maestà, ma semplicemente di una nuova sensibilità per aiutare effettivamente la filiera a lavorare al meglio.
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