Alla vigilia dell’importante rassegna fieristica bolognese, sono tante le aspettative che il mercato ripone in questo evento, che con il tempo è diventato il più importante per tutta la filiera della distribuzione e della riparazione indipendente.
La manifestazione si contrappone fortemente agli incontri virtuali della rete, permettendo a tutti gli operatori di confrontarsi e conoscere le novità dei principali produttori di attrezzatura e di ricambi. Mentre tutto il mercato cerca una soluzione vincente su internet, nella realtà, il vero business si svolge ancora e fortemente con metodologie assolutamente tradizionali, e non presidiarle sarebbe un errore gravissimo.
La maggior parte dei ricambi che coinvolgono la riparazione e la manutenzione viene intermediata in Italia attraverso la filiera tradizionale, che prevede il distributore e il ricambista come anelli indispensabili della filiera, per servire adeguatamente l’autofficina per il suo lavoro quotidiano. I ricambi venduti all’automobilista in questo paese non sono che una minima parte del business e fra l’altro con una reddittività, per gli operatori coinvolti, ancora tutta da chiarire; ma si sa che i numeri complessivi che girano sono tali da attirare comunque l’attenzione di molti.
In Francia il fenomeno, come abbiamo anche già scritto, è diffuso, anche se non si capisce esattamente quanti ricambi vengano venduti all’automobilista e quanti invece siano destinati agli operatori professionali, che così facendo hanno la possibilità di eludere la tracciabilità fiscale. Il fenomeno in Italia è ancora marginale, ma a mio parere, stimolato da un atteggiamento tradizionalista della riparazione indipendente; la questione è semplice e sarebbe anche semplicemente superabile se cambiasse anche la mentalità e l’approccio con il cliente di molti operatori.
“Ti vendo i ricambi, ti regalo la mano d’opera o quasi”: chi di voi fa preventivi così?
Questo modo di fare, accattivante, perché in qualche modo ha da sempre conquistato l’automobilista che scappava dalla rete ufficiale per i costi, è sempre più messo in discussione proprio dalla trasparenza delle condizioni di intermediazione dei ricambi online, consentendo a tutti di vedere sconti che superano il 50% sui principali codici coinvolti nelle manutenzioni.
E allora la risposta è semplice, così come dovrebbe esserlo per tutti gli artigiani che sanno far lavorare - e bene - la testa e le mani: il tempo è denaro, va pagato e pure bene! Chi ritarda per pigrizia o per mentalità la trasformazione dei propri preventivi, riequilibrando le voci a favore di una mano d’opera qualificata e pagata per tale e scontando i ricambi (non serve esagerare) contribuirebbe a disinnescare l’odiosa, ma altrettanto comprensibile, caccia al prezzo dei ricambi su internet fatta dall’automobilista.
Ormai lo sanno anche i bambini che i ricambi si trovano a sconti importanti, e allora perché non difendere la propria professionalità: non sarebbe più conveniente?
Spero di incontrarvi a Bologna, padiglione 16 stand A39 e padiglione 26 stand B83, per un confronto diretto su questi temi e invito in particolare i ricambisti a partecipare a un incontro conoscitivo sugli sviluppi della piattaforma professionale www.autofficinaautorizzata.com dedicata ai riparatori auto che si terrà giovedì 21 maggio in Sala Opera (piano ammezzato tra padiglione 16 e 18) alle ore 14:30.
Vi aspetto