Bisognava aspettare sette giorni per vedere se il sale messo nell’armadio vicino a un bicchiere d’acqua si fosse sciolto per capire se la cura del malocchio fosse andata a buon fine.
Se non si fosse sciolto in sette giorni, nessun panico: bisognava aggiungere altri soldi e altro sale per potenziarne l’effetto.
Il tempo non serviva solo per far sciogliere il sale, ma il tempo utile a far decadere i giorni del diritto di recesso, svolgeva comunque egregiamente la sua parte; a volte, passando, faceva dimenticare la ragione di una così assurda detenzione al possessore.
Chi ricorda questa storia passata alle cronache come inchiesta “tapiro di sale” conosce l’esito di una vicenda paradossale che ha coinvolto decine di persone più che ingenue, in un raggiro così evidente da sembrare impossibile da realizzarsi. Invece…
Mi è venuta in mente questa vicenda ragionando sulla qualità predittive di analisi finanziarie e di mercato, che pretendono con maggiore o minore autorevolezza di mettere a disposizione degli operatori degli strumenti infallibili sui quali basare le proprie strategie.
Queste analisi sostenute da numeri che non dovrebbero mai mentire vengono invece smentite clamorosamente dai fatti, giornalmente.
Nel caso di assicurazione del credito, vediamo aperture o aumenti di fido ad aziende a cui era stata data inizialmente una risposta negativa, grazie solo a una vendita di servizi alla stessa da parte dello stesso istituto garante. Sembrerebbe così non tornare perfettamente l’analisi finanziaria iniziale o quella successiva.
È il tempo che è tiranno. Quando manca, e le previsioni fatte vengono smentite troppo a ridosso delle stesse, non possono che dimostrare in maniera sin troppo evidente che non ci sono guru e numeri infallibili e che comunque, alla fine, non esiste un sistema perfetto di previsione, perché per quanto si voglia una azienda è un organismo complesso, non una macchina.
In azienda l’aspetto umano prevale spesso sui numeri e per quanto bene siano analizzati basta una follia di un giorno per far saltare il banco.
Alla “tuttologia” predittiva preferisco di gran lunga il sale nell’armadio, di cui conoscendone bene l’efficacia, farò di tutto per evitare che possa essere la sfortuna a condizionare il successo del mio lavoro, basandolo soprattutto sulla conoscenza approfondita delle persone e della loro qualità imprenditoriale.