Redcar, Fi.Di. Ricambi e Raff a fine anno lasceranno il gruppo, un'opzione che vedrebbe l’uscita dei tre anche da Nexus Italia, parte di Nexus international. Abbiamo sentito Andrea Boni, coordinatore di Nexus Italia e Valerio Barbieri, presidente di Global Spare Group e amministratore proprio di Redcar.
Meno di due anni fa entrava l’ultimo socio in GSG: Raff, distributore campano in cerca di una rappresentanza più internazionale. A fine anno, invece, proprio Raff assieme a Fi.Di. Ricambi e a Redcar saranno i tre distributori che abbandoneranno l’esperienza Global Spare Group, lasciando quindi vacante la posizione di presidente, fino ad oggi detenuta da Valerio Barbieri di Redcar. Come se non bastasse, lascerà, assieme a loro anche Andrea Boni, che del gruppo è stato l’anima ma che rimarrà nel suo ruolo in Nexus Italia. I tre transfughi si troveranno quindi automaticamente fuori da Nexus Italia, di cui GSG è socio. Una certa confusione insomma, destinata, secondo le parole dello stesso Boni a dipanarsi molto presto.
Ma andiamo con ordine. È Valerio Barbieri, presidente di GSG e amministratore di Redcar a cercare di spiegare cosa sia successo: “il problema è che all’interno del gruppo ci sono posizioni troppo divergenti per poter pensare di continuare a proseguire assieme. Dico questo con grande rammarico, perché in GSG Group ho creduto molto e perché, in qualità di presidente, ho cercato fino all’ultimo di tutelare le opinioni di tutti e sanare le divergenze. Tuttavia quando le posizioni sono troppo distanti e c’è poca disponibilità al confronto e al compromesso diventa davvero difficile. Questo lo dico da presidente neutrale, mentre come socio ho anche io le mie opinioni, che ho cercato di tenere fuori dal ruolo istituzionale, ma che ovviamente hanno prevalso nelle decisioni che hanno riguardato il futuro di Redcar”.
Ma se i tre distributori usciranno da GSG Group, automaticamente verrebbe meno anche la loro appartenenza a Nexus Italia, e quindi a Nexus International.
Eppure, secondo indiscrezioni, la rottura dei tre soci di GSG Group si sarebbe consumata proprio sulle logiche di appartenenza a un gruppo: dalla gestione dei fornitori a pannello alla spinta commerciale sui brand partner. Difficile ipotizzare quindi che i tre distributori non cerchino una soluzione per rimanere comunque all’interno di Nexus. “Stiamo studiando delle soluzioni – spiega Andrea Boni – anche se è ancora prematuro dire quali. Il nostro obiettivo è sempre stato evitare che GSG Group si dividesse e oggi stiamo lavorando per trovare una soluzione che permetta ai tre soci di rimanere preferibilmente in Nexus Italia. In ogni caso stiamo lavorando su diverse ipotesi ed entro fine anno conto sul fatto che prevarrà il buon senso e troveremo una soluzione”.
Ma andiamo con ordine. È Valerio Barbieri, presidente di GSG e amministratore di Redcar a cercare di spiegare cosa sia successo: “il problema è che all’interno del gruppo ci sono posizioni troppo divergenti per poter pensare di continuare a proseguire assieme. Dico questo con grande rammarico, perché in GSG Group ho creduto molto e perché, in qualità di presidente, ho cercato fino all’ultimo di tutelare le opinioni di tutti e sanare le divergenze. Tuttavia quando le posizioni sono troppo distanti e c’è poca disponibilità al confronto e al compromesso diventa davvero difficile. Questo lo dico da presidente neutrale, mentre come socio ho anche io le mie opinioni, che ho cercato di tenere fuori dal ruolo istituzionale, ma che ovviamente hanno prevalso nelle decisioni che hanno riguardato il futuro di Redcar”.
Ma se i tre distributori usciranno da GSG Group, automaticamente verrebbe meno anche la loro appartenenza a Nexus Italia, e quindi a Nexus International.
Eppure, secondo indiscrezioni, la rottura dei tre soci di GSG Group si sarebbe consumata proprio sulle logiche di appartenenza a un gruppo: dalla gestione dei fornitori a pannello alla spinta commerciale sui brand partner. Difficile ipotizzare quindi che i tre distributori non cerchino una soluzione per rimanere comunque all’interno di Nexus. “Stiamo studiando delle soluzioni – spiega Andrea Boni – anche se è ancora prematuro dire quali. Il nostro obiettivo è sempre stato evitare che GSG Group si dividesse e oggi stiamo lavorando per trovare una soluzione che permetta ai tre soci di rimanere preferibilmente in Nexus Italia. In ogni caso stiamo lavorando su diverse ipotesi ed entro fine anno conto sul fatto che prevarrà il buon senso e troveremo una soluzione”.