Stellantis punta sull’aftermarket e accelera il passo in Sud America, precisamente in Argentina: il costruttore ha acquisito il 90% delle quote del network Norauto, una delle insegne del gruppo francese Mobivia.

Il mercato dei ricambi fa gola, ormai è evidente, e non sorprende più che molti costruttori guardino con sempre maggior attenzione all’aftermarket, che si conferma un settore particolarmente redditizio, sicuramente molto di più di quello relativo alla vendita di auto nuove.

Il parco circolante invecchia, manca il nuovo e perciò le case auto, oltre a mettere in atto operazioni commerciali strategiche per mantenere la fidelizzazione del cliente anche negli anni successivi alla vendita del veicolo, cercano in vari modi di entrare direttamente nel settore dell’aftermarket indipendente.

Tra chi in questi anni sta cercando di espandere e rafforzare la propria presenza in aftermarket, tanto in Italia quanto nel resto del mondo, c’è senz’altro Stellantis, che sembra voler generare più flussi di cassa per compensare le deludenti vendite di veicoli negli ultimi anni. Basti pensare, infatti, che globalmente Stellantis è passata dalle 6.579.000 immatricolazioni del 2021 alle 5.839.000 vetture immatricolate del 2022. Parliamo dunque di circa 740.000 unità in meno (-11,2%).

L’aftermarket è sempre più nel mirino

Stellantis continua dunque a diversificare la propria offerta nel settore dell'aftermarket e la notizia che il Gruppo ha comprato la maggioranza delle quote del network Norauto Argentina non stupisce chi, come noi, segue da molto tempo le manovre delle case auto nel mercato della riparazione indipendente.

Il costruttore, infatti, non ha mai nascosto di voler integrare, in maniera sempre più massiccia, l’IAM nella vendita ricambi del gruppo e l’operazione conclusa in Sud America ne è la riprova.
In particolare, Stellantis South America ha ufficializzato di aver acquisito una partecipazione del 90% in Norauto Argentina, la nota catena del gruppo Mobivia, specializzata nella manutenzione e personalizzazione dell'automobile, che a Buenos Aires conta ben 13 centri, che servono più di 40.000 clienti al mese, in cui lavorano 360 dipendenti.

Si tratta di una manovra importante decisamente, portata avanti in un mercato in cui il produttore crede molto e in cui cresce di anno in anno: da una recente analisi di Frost & Sullivan, infatti, è emerso che Stellantis è il costruttore più popolare in Argentina e che l’aftermarket automobilistico argentino entro il 2028 varrà 4,2 miliardi di dollari.
A commentare la notizia dell’acquisizione è stato Paulo Solti, Vice President of Parts and Services di Stellantis South America, che ha dichiarato: “Nell’ambito dello sviluppo del suo piano strategico, Stellantis sta ampliando la sua partecipazione nel segmento dei servizi di mobilità. Rafforza così la sua presenza nell’area post-vendita e nella prospettiva di essere in grado di offrire un servizio al cliente in tutte le sue esigenze”.

Il comunicato ufficiale sottolinea che l’acquisizione da parte di Stellantis fa parte del piano “Dare Forward 2030”, un ambizioso piano strategico, presentato a marzo dell’anno scorso, attraverso il quale il gruppo punta ad azzerare le sue emissioni di carbonio entro il 2038.

Oltre ai tre pilastri storici su cui poggia il piano Dare Forward 2030 (etica, tecnologia e valore n.d.r.), c’è poi anche un altro fondamento che i professionisti della riparazione dovrebbero bene tenere sotto controllo, quello del post-vendita. Stellantis, infatti, intende rafforzare sempre di più la sua rete di distribuzione Distrigo, puntare sulle piattaforme online come, ad esempio, Mister Auto, far crescere la rete di officine Eurorepar Car Service nel mondo (ad oggi ci sono più di 5.700 officine in 30 paesi n.d.r.) e spingere sullo sviluppo di un modello di business completo per l’economia circolare, che è basato sulla strategia delle 4R: reman, repair, reuse e recycle.
 

A proposito di Norauto Il primo centro auto Norauto fu fondato il 20 ottobre 1970 a Englos, vicino a Lille (nord della Francia). L’azienda ritiene che il segreto del suo successo sia la complementarità tra negozio e officina. Da quasi 50 anni offre la perfetta complementarità dell'officina e del negozio, nei quali le squadre da 10 a 30 collaboratori accolgono annualmente milioni di clienti. In questi centri, di una superficie che varia da 500 a 1.000 mq e che dispongono da 4 a 10 box officina, la sinergia fra la vendita di accessori, il loro montaggio e la manutenzione del veicolo permette a Norauto di proporre ai suoi clienti tutti i servizi utili in un unico luogo. Con circa 650 centri nel mondo e oltre 11.000 dipendenti a livello globale, Norauto è la prima catena di grande distribuzione francese specializzata nella manutenzione e personalizzazione dell'automobile (in Francia conta 410 centri n.d.r.). Nel 2010 il Gruppo Norauto per adattarsi ai nuovi obiettivi della professione, ha modificato ed evoluto la sua identità diventando Mobivia Groupe. Quest’ultima è presente in 18 paesi, conta 1.970 centri a livello mondiale, 23.000 dipendenti nel mondo e un fatturato che sfiora i 3,5 miliardi di euro.